Passeggio silenzioso nel tempo
nella mia valigia solo ricordi
di quel che era e quel che sono.
Cammino lentamente
lungo un sentiero che non ha mete
e in passi incerti inciampo.
Lievi soffi di vento mi accarezzano
il loro profumo mi riporta indietro
dove il sole scaldava il cuore
e le stelle giocavano con l'anima
dove la luna mi parlava
e l'erba mi accoglieva per riposare.
Ed io li disteso contemplavo
le scie di gioco delle costellazioni.
Son piccolo e misero
a confronto del mondo che mi circonda
e tra i suoi rumori trovo consigli.
Son uomo o son altro
ancora devo coraggiosamente scoprirlo
e tra i sussurri dei miei pensieri
ascolto le onde dei miei desideri.
Mi guardo le mani che han saputo
dare amore e calore,
che han saputo scrivere
e asciugare lacrime.
Portano il segno del tempo
in quell'esperienza che è vita.
Sono un vagabondo
con un sorriso ironico su labbra
e sogni inrealizzabili negl'occhi.