BENVENUTI NEL FORUM!

Autore Topic: Pioggia  (Letto 5514 volte)

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Pioggia
« il: 4 Febbraio 2009, 19:10:44 pm »
Lo so fa schifo..ma ci provo comunque...tentar non nuoce..

  “Oltre il grande monte,al di là del grosso pino,laddove il rigagnolo si trasforma in un impetuoso fiume”. Sono passati quasi vent'anni da quando i miei genitori mi hanno raccontato per l'ultima volta questa favola; ma quella frase è l'unico ricordo che possiedo di loro. Se ne sono andati una sera, quando io avevo solo quattro anni, troppo pochi per capire. Da allora ho sempre vissuto con i miei zii, i quali hanno sempre preferito non nascondermi la verità. Ogni piccolo particolare della loro fiaba mi ha sempre emozionato, ma il fiume...Il fiume ha sempre avuto in me un effetto straordinario, forse proprio a causa del fatto che riportava alla mia mente i giochi e le passeggiate che facevo con i miei genitori, ricordi vaghi, confusi e lontani, ma importanti. Ricordandomi la favola dei miei genitori, spesso dopo la loro scomparsa, passavo intere giornate a seguire il corso del rigagnolo, per trovare il punto in cui si trasformava in un fiume, piena di speranza, pensando di trovare il posto in cui, secondo le mie fantasie, vivevano i miei genitori. Ora so che  loro non possono essere lì, né in alcun altro luogo, ma il loro racconto continua ad essere una parte fondamentale della mia vita. Forse qualcuno si chiederà fino a che punto. Riflettendo bene, una fiaba non può far costruire ad una mente dei ricordi inesistenti; anche io, crescendo, cominciai a pensarla così. Fino a che una sera d'estate non successe qualcosa che mi fece cambiare totalmente idea.
     Erano passati tredici anni da quel 1 Agosto, quando un camion, di cui l'autista aveva perso il  controllo a causa della forte pioggia, aveva travolto e ucciso i miei genitori. Quella sera, a diciassette anni, pensavo a loro, a come sarebbero state quelle due persone così vicine a me eppure così lontane, due sconosciuti, visti per la maggior parte della mia vita solo in alcune fotografie. Non ricordo nulla della sera in cui morirono, se non due cose: io ero a casa dei miei zii e da allora non me ne sono più andata; e ricordo anche che pioveva, una pioggia forte, battente, che aveva fatto infuriare me e mia cugina perchè non eravamo potute andare al parco. La stessa pioggia che cadeva allora, cadeva in quel momento in cui pensavo a loro. Ero seduta sul letto, guardando una fotografia che ci ritraeva tutti e tre assieme, in un bosco, in montagna e dietro di noi lo stesso fiume che avevo sempre nella  mia mente. Subito mi accorsi delle lacrime che mi riempivano gli occhi e che stavano per sgorgare: non avevo mai pianto per la loro morte, eppure ora lo facevo; ma non erano lacrime di dolore, erano lacrime di rabbia, una rabbia profonda e immensa che mi portavo dentro da tutto quel tempo, senza mai essermene accorta. Mi alzai e mi diressi alla finestra con l'intenzione di affrontare la causa della mia rabbia recondita: scostai le tende, presi una sedia e mi sedetti ad osservare la pioggia. Sarei stata a fissarla fin quando non avrebbe destato in me più alcun sentimento. Ad un tratto aprii le ante: il vento soffiava forte e spingeva le gocce in camera, sul mio viso, dapprima mescolandosi con le mie lacrime e poi sostituendosi ad esse; sentire la pioggia negli occhi, sulla bocca era una sensazione fantastica: in un certo senso la pioggia era la stessa di tredici anni prima, ma questa volta suscitava un'emozione radicalmente diversa; non era più la pioggia rabbiosa, crudele che mi aveva portato via la famiglia. Da piccola non capivo, ma crescendo avevo cominciato ad odiare quella maledetta pioggia che mi aveva resa orfana e diversa dal resto dei miei coetanei. Ora invece la sentivo vicina, come un elemento confortante, necessario per far tornare in me la pace. Mi resi conto che in tutti quegli anni avevo detestato una creazione meravigliosa, piena di segreti e misteri. Non mi ero mai seduta a riflettere su questo, non mi ero mai presa il tempo di ascoltare la pioggia cadere; cominciai a vedere la pioggia sotto una luce diversa: non volevo più affrontarla, ma affiancarla. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare alle emozioni: mi immaginavo sola, in mezzo ad una tempesta, la pioggia cadeva ovunque e io, allargando le braccia, come se volessi abbracciare quell'immensità, quella potente forza della natura, guardavo il cielo, lasciando che la pioggia scivolasse sulle mie guance. Immaginai la pioggia come una persona: quel modo di cadere, quei sentimenti che voleva farmi provare, che mai avevo provato, era il suo modo per chiedermi scusa. La Pioggia era diventata reale: lei ora piangeva con me e improvvisamente non mi sentivo più sola; c'era lei con me, a farmi capire che una famiglia l'avevo ancora, a farmi vedere tutto l'amore che si spalancava davanti ai miei occhi chiusi. Piangevamo assieme, io e la Pioggia, quella stessa Pioggia che fino a cinque minuti prima era mia nemica ora mi consolava, mi ristorava, mi sussurrava parole di conforto. Più mi concentravo su di lei, più sentivo e distinguevo quelle frasi comprensibili solo a me. Io e la Pioggia avevamo molto in comune: anche lei aveva visto molto dolore, aveva vissuto le sofferenze degli altri, ma lei non veniva mai confortata. Come me era solo in cerca di qualcuno che l'ascoltasse davvero.
Riaprii gli occhi, mi vestii e scesi in strada: mi sedetti sul marciapiede e lì rimasi per due ore ad ascoltare le gocce di pioggia che cadevano: ogni goccia aveva la sua storia, il suo segreto, la sua sofferenza da raccontare. Ognuna diversa, come le storie di ciascun essere umano: alcune felici, altre tristi. Mi sentivo parte di quella realtà: avevo sofferto tanto in silenzio e adesso che ero scoppiata, pensavo di essere l'unica persona a soffrire. La Pioggia mi aveva riportata alla vita reale: mi aveva consolata, mi aveva fatta sentire a casa, in un posto che non sentivo mio, ma mi aveva anche fatto capire che tutti soffrono, che non è giusto soffermarsi solo su se stessi, mi stava insegnando un sentimento mai provato: l'altruismo; in realtà non era propriamente un sentimento, ma la Pioggia attraverso le sue mille storie, aveva instillato in me il desiderio di dedicarmi di più agli altri. Solo dopo due ore che ero assorta in questi pensieri, che pensavo alla Pioggia, a quello che mi stava insegnando, mi accorsi che le gocce diminuivano, si facevano sempre più piccole e rare. Io stavo smettendo di piangere e la Pioggia avrebbe smesso con me: il suo compito era finito; era riuscita a fasi perdonare, a diventare mia amica, a insegnarmi delle lezioni importanti e a farmi emozionare come mai mi era successo. Le ultime lacrime che versai, non erano più come le prime, piene di rabbia e rancore, ma piene di gioia e di speranza; erano lacrime di felicità, perchè quella natura, quella Pioggia che tanto avevo odiato, attraverso il suo scorrere mi aveva insegnato a vivere.......
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline liber

  • Ciurma
  • Cuoco
  • ****
  • Post: 1361
Re: Pioggia
« Risposta #1 il: 4 Febbraio 2009, 23:40:45 pm »
Quello che hai scritto è' semplicemente stupendo ma, c'è un ma....!
Io penso che tu sia d'accordo sul fatto che, quello che scriviamo è vivo dentro di noi.
se è così, devi ricominciare a vivere la tua pioggia, intensamente, come hai fatto quella notte e non importa se è reale o no, quello che conta è' l'intensità che vive dentro di te!
Ti prego, cambia il tuo avatar e ricomincia a sentire la pioggia su di te!
Namaste Mauna! M'inchino a te, o silenzio!

Offline kant.51

  • Collaboratori
  • Capitano della Nave
  • *********
  • Post: 31605
Re: Pioggia
« Risposta #2 il: 5 Febbraio 2009, 00:10:33 am »
Satine, non fa affatto schifo! Anzi! E' molto bello quel significato di rinascita legato alla pioggia, da sempre l'acqua ha un alto valore simbolico di rinnovamento dello spirito, non per niente molte religioni contemplano riti d'acqua e sempre c'è questa idea del lavacro, dell'acqua che io chiamo lustrale...
L'augurio per la tua vita è che questa luce d'acqua porti via la tua oscurità interiore, che tu possa metabolizzare il tuo dolore e rivolgere uno sguardo di serenità e fiducia al futuro... :-) ti abbraccio.
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Re: Pioggia
« Risposta #3 il: 5 Febbraio 2009, 09:48:19 am »
grazie a entrambi..le vostre parole mi hanno commosso :'(
Seguirò il tuo consiglio Liber..
Grazie ancora!!
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline liber

  • Ciurma
  • Cuoco
  • ****
  • Post: 1361
Re: Pioggia
« Risposta #4 il: 5 Febbraio 2009, 09:59:23 am »
grazie a te, Principessina!
Namaste Mauna! M'inchino a te, o silenzio!

Offline unitadimisura

  • Scopritore
  • *
  • Post: 34
Re: Pioggia
« Risposta #5 il: 5 Febbraio 2009, 15:39:02 pm »
è dura satine e non c'è molto che io possa aggiungere su questo tuo racconto se non un complimento per la sua straordinaria veridicità e sulla bellezza nell' esposizione.
La perdita è sempre una cosa complicatissima da superare ma, quello che ha detto kant è verissimo e devi ascoltare le sue parole. L'acqua, in tutte le sue magnifiche manifestazioni non è solo l'elemento vitale ma, ha significati profondissimi legati a tutto quello che rappresenta il nostro vivere pratico ed emotivo. Dal rumore del ruscello al frastuono delle onde di un mare in tempesta, dal ticchettio delle gocce sulle foglie, allo scroscio di una doccia calda che ti aspetta.....potrei continuare per ore ma, kant ti ha detto già il senso della tua pioggia. Devi provare a tornare a sentirla su di te, come liberazione da un tormento, come separazione da un passato, come rinascita della tua nuova perchè..... perchè sono certo che se tu lascerai che la tua pioggia possa cadere su di te ancora una volta, capirai quante altre splendide ragioni ci sono per non lasciarla più andare via

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Re: Pioggia
« Risposta #6 il: 5 Febbraio 2009, 17:13:31 pm »
beh, grazie...già che ci sono allora metto anche la fine del racconto!

Quando la Pioggia se ne andò, mi incamminai verso il portone di casa; ma nella mia mente vi fu come un lampo: cambiai direzione e mi avviai verso il bosco, o per meglio dire verso il fiume. Diventando grande avevo scoperto il punto in cui il rigagnolo diventava un impetuoso fiume, era il punto più pericoloso, dove si rischiava di scivolare sulle rocce bagnate ed essere trascinati via dalla corrente. Era il punto in cui i miei genitori e i miei zii dopo di loro, non mi avevano mai permesso di andare a giocare, neppure accompagnata da loro.






Il bosco era buio:non c'era neanche la debole luce della luna ad illuminare il sentiero; anche se la Pioggia se ne era andata, le nuvole erano rimaste. Non ricordavo che quel bosco fosse così tetro: più procedevo, più sentivo il rombo del fiume, un ruggito spaventoso. Ebbi un attimo di esitazione, mi girai: ero tentata di tornare indietro, ma le mie gambe ripresero a procedere in avanti, nonostante la ragione dicesse loro di non farlo. Il fiume aveva un verso sempre più cupo e minaccioso: le meravigliose sensazioni che la Pioggia aveva fatto nascere in me e che pensavo sarebbero state ingigantite dal fiume, scomparivano a poco a poco, man mano che gli incubi del passato ridestati dal fiume stesso prendevano vita in me. Cominciai a vedere un passato spaventoso di cui non conoscevo e non immaginavo l'esistenza, un passato che avevo dimenticato, un passato che pensavo non mi appartenesse. Invece tutto tornava come un vortice violento che mi risucchiava: e io mi sentivo trascinata dentro questo vortice di paura e terrore e ansia. Non c'era via d'uscita: cominciai a lottare; non volevo andare avanti, volevo tornare dalla Pioggia, ma anche il Fiume ora era diventato una persona reale, che con i suoi enormi getti e con le sue onde cercava di affogarmi: il suo boato mi incuteva terrore, un terrore macabro, come se mi fossi aspettata la fine da un momento all'altro. Capii che lottare contro l'impetuoso Fiume non serviva a nulla: mi lasciai andare, facendomi trascinare sempre più in profondità dal gorgo e limitandomi ad urlare. Ormai era la fine.
Quando mi svegliai, mia zia era seduta sul letto accanto a me: avevo il cuore che batteva all'impazzata ed ero completamente sudata. Cominciai a piangere, raccontai a mia zia della Pioggia, del Fiume e quando finii di parlare capii da sola, ancor prima che mia zia me lo dicesse, che era stato tutto un terribile incubo.
A distanza di sette anni ripenso spesso a quella notte, a quel sogno, a quell'incubo: le lezioni che ne ho tratto sono tante; ho imparato che non bisogna mai lasciarsi ingannare dalle apparenze, perchè ogni cosa ha del buono in sé, come la Pioggia, che tutto vede, tutto ascolta e tutto racconta e consiglia a chi vuole ascoltarla; ho imparato a non lasciare che il nostro passato ci dica chi siamo e influenzi la nostra vita; spesso, è meglio lasciare che il passato scorra con il suo vortice tormentoso e crudele il più possibile lontano da noi, dalla nostra mente, dal nostro cuore e dalla nostra vita.
                                                                                             
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline evwryvere

  • Carpentiere
  • *****
  • Post: 4187
Re: Pioggia
« Risposta #7 il: 11 Marzo 2009, 22:20:22 pm »
sorridi lady,sei giovane,aver paura,temere l' ignoto il dolore è di chi vive,piangere ,distendersi ,ricordare è il risultato delle nostre emozioni,la tua tragedia è vita ,la tua vita è il tesoro piu' grande che i tuoi genitori ti abbiano dato,loro ti amano e lo faranno sempre ,come i tuoi zii,e ricorda piccola lady,ogni uomo combatte contro la forza del fiume ,ogni uomo ha la sua pioggia,hai scritto delle splendide parole,suggestive,sorridi ,e quando sentirai di nuovo il tuo cuore temere il fiume sappi ,lo si può navigare ,sorridi ,entra nella vita e sii felice è questo che lei vuole ,è questo che vorrebbero i tuoi genitori ,un abbraccio pieno di affetto evry...
vi piace

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Re: Pioggia
« Risposta #8 il: 12 Marzo 2009, 18:52:32 pm »
Grazie Evry....devo fare una precisazione però che mi sono scordata di fare quando ho aperto il topic, ovvero: i miei genitori sono vivi e vegeti....la morte dei genitori è solo una metafora per descrivere un dolore a mio parere molto grande e simile a quello che sarebbe perdere i propri genitori...questo perchè non avevo voglia di parlare direttamente di quello che mi sta consumando davvero piano piano, giorno dopo giorno....
Chiedo quindi scusa a chi ha frainteso per non aver spcificato la questione...scusate...
In ogni caso grazie Evry per le tue parole..un bacio
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline evwryvere

  • Carpentiere
  • *****
  • Post: 4187
Re: Pioggia
« Risposta #9 il: 12 Marzo 2009, 19:19:21 pm »
di niente lady,sono felice di quello che mi hai detto a presto saluti evry
vi piace

Offline Young dreamer

  • Collaboratori
  • Medico di Bordo
  • ******
  • Post: 6941
    • Sogna, ragazzo, sogna
Re: Pioggia
« Risposta #10 il: 14 Marzo 2009, 18:41:12 pm »
Un racconto molto suggestivo e intenso,con incredibili personificazioni della Pioggia e del Fiume! W00T! E Brava Lady! W00T! :-d :-*
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Re: Pioggia
« Risposta #11 il: 14 Marzo 2009, 18:53:02 pm »
Grazie Young!!!!
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline Chiara91

  • Scopritore
  • *
  • Post: 26
Re: Pioggia
« Risposta #12 il: 15 Marzo 2009, 14:22:50 pm »

A distanza di sette anni ripenso spesso a quella notte, a quel sogno, a quell'incubo: le lezioni che ne ho tratto sono tante; ho imparato che non bisogna mai lasciarsi ingannare dalle apparenze, perchè ogni cosa ha del buono in sé, come la Pioggia, che tutto vede, tutto ascolta e tutto racconta e consiglia a chi vuole ascoltarla; ho imparato a non lasciare che il nostro passato ci dica chi siamo e influenzi la nostra vita; spesso, è meglio lasciare che il passato scorra con il suo vortice tormentoso e crudele il più possibile lontano da noi, dalla nostra mente, dal nostro cuore e dalla nostra vita.
                                                                                            

questa è una grande verità....il passato fa parte di noi, ma per quanto difficile sia non dobbiamo permettere che ci faccia del male...noi siamo chi vogliamo essere, niente e nessuno deve inflenzare la nostra vita e il nostro modo di essere...dobbiamo andare avanti, senza cercare di cancellare tutto il passato perchè mai ci riusciremo e finiremmo per farci del male con le nostre stesse mani.
possiamo solo cercare di superare le digrazie e i dolori della vita, crescendo e maturando...diventando persone migliori....
tu,lady, sei una persona fantastica....non lasciare che il passato ti distrugga...abbiamo tutti bisogno di te...sei troppo speciale per buttarti via....
una bacio
La morte è serena, facile. La vita è più difficile.

Offline brezza

  • Ciurma
  • Cuoco
  • ****
  • Post: 1922
Re: Pioggia
« Risposta #13 il: 15 Marzo 2009, 17:45:40 pm »
Vi fu un tempo quando la pioggia era pulita che nelle mie scorribande fra i monti mi lasciavo scorrere la pioggia sui capelli e sul viso senza preoccuparmi più di tanto se mi scendeva lungo la schiena e infradiciava la camicia, anzi, sovente mi sedevo su una roccia a osservare il panorama che mi si parava davanti.   Le valli sotto di me rinverdivano e il bestiame continuava tranquillo a brucare l'erba.   Le basse nubi strisciavano sui fianchi delle valli e si stendevano come un lenzuolo che copriva e scopriva la loro vista come se grandi mani le tirassero ora qua , ora la.   Il sereno ad un tratto si apriva prepotente fra di loro e il sole asciugava in modo indifferente i loro campi come i miei capelli.   Ora non è più così, sovente è acida e trasporta le schifezze prese in posti lontani e inquinati e io porto un cappuccio onde non più...mi sporchi.

Offline Juliet

  • Ciurma
  • Cannoniere
  • ******
  • Post: 7591
    • Poussiere de Vie
Re: Pioggia
« Risposta #14 il: 15 Marzo 2009, 18:43:54 pm »
tu,lady, sei una persona fantastica....non lasciare che il passato ti distrugga...abbiamo tutti bisogno di te...sei troppo speciale per buttarti via....
una bacio
Grazie piccola!!!un bacione anche a te!!

Caro Brezza, forse ho frainteso il senso delle tue parole, quindi dimmi se sbaglio, ma tu stai dicendo che non bisogna più credere in quella pioggia, in quei sogni che possono, non cancellare il nostro passato,ma per lo meno attenuare il dolore, rendere più vivibile ciò che già è successo e che indubbiamente influenzerà tutta la noostra vita?io non credo più che sia così..lo pensavo, prima, ma forse c'è sempre qualcosa per cui sperare...c'è stato un periodo in cui davvero odiavo pioggia e temporali, perchè li vedevo come ostacoli alla mia vita quotidiana, o perchè mi ricordavano brutti momenti..ora invece l'unica cosa che vedo in loro è una grande forza, ma non la forza travolgente di un fiume, semplicemente l'enorme forza che permette di superare qualsiasi ostacolo, la forza che vorrei fare mia e che vorrei tutti avessero, perchè tutti ne hanno bisogno...ti prego dimmi se ho frainteso le tue parole....un abbraccio
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!