Cani sazi,ingordi scelsero l’umano
a garanzia di malvagità sicura
benedetta da una croce
calvario già d’orgasmi operai
asserviti scimmie involute
in oasi di sabbie desertiche
al cerchio di terra bruciata
-Non ci sono più fruste
e voci dure a minacce
al terzo millennio civile,
lasciano sangue grumo
su carta-pelle di mercato nero
e replay d’incaglio piagnisteo
in disco d’orecchie a terzi,
perciò basta sottile ricatto
tarlo proliferante in anime
lento annulla difese
rende torvi sguardi
marchi servili in gereoglifici
a letture d’aguzzini
-Ciò che più è triste
non è gabbia a inerme cuore domato
ma vedere pari in schiavitù
allo scanno feroce
per trono in fogna
da caporale Giuda
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Da:Avanguardie Irriverenti
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