CIELO
Eppur e’ il tempo,
non ladro,
a beffare il carceriere.
Il suo compito e’ ormai
compiuto
ma infine la chiave carpita,
e gira e apre, ora,
la paura.
Solo la solitudine,
sua catena,
soffocava pensieri di liberta’
a cercare il buono,
e se ora il cancello puo’ aprirsi
il suo compito e’ compiuto,
quant’anche quei pensieri
si librano, ora,
sospinti da unico afflato
e scandiscono, pur ora,
il segreto disteso
nel sereno del cielo
quando, ad una ad una,
nuvole di ipocrisia
lasciano cadere gocce
di inutilita’,e,
nel sereno del cielo,
dove nuvole vanno e vengono,
dimora l’essenza
di '' poetica ''