Ero uscita controvoglia.
Invece, nel momento in cui misi il naso fuori, mi resi conto che era una di quelle giornate speciali, bellissime, che ti entrano subito nell'anima e non ti lasciano più, si trasformeranno in un ricordo e, quando ci ripenserai, cercherai di rivivere ancora quei colori, quelle sensazioni.
Il sole aveva un tepore particolare, l'aria era trasparente, tutto sembrava appena lavato, pulito, profumato.
Sensazione che per la mia città non è affatto usuale: spesso è usata e abusata, sporca di cartacce e brutti odori stagnanti...ma quella mattina aveva indossato un abito speciale, quello della festa e si presentava incantevole.
Era presto, poca gente in giro, il rumore dei miei passi riecheggiava.
Imboccai la salita della muraglia e mi fermai a guardare la distesa del mare scintillante e mobile sotto i raggi del sole: mi piace respirare a pieni polmoni quando sono vicino al mare e inalai l'aria di alghe e salsedine, con forza, socchiudendo gli occhi ed espirando poi piano piano.
Profumo di caffè si diffondeva nell'aria e, inoltrandomi nel borgo antico, dalle strade strette e dai molti "bassi", sentivo distintamente l'acciottolio delle tazze, l'odore buono di pasticcini tiepidi, di pane...un susseguirsi di profumi caldi, confortanti, che mi richiamavano alla mente periodi di infanzia e scene familiari .
Tepore nel mio cuore, dentro di me, scaldato dai ricordi...
