Da quel 6 maggio 1976 che il Friuli e con esso la vita di migliaia di persone, sono passati 33 anni.
Il terremoto del Friuli colpì alle ore 21.06 del 6 maggio 1976, la terra tremò per interminabili 55 secondi, la zona più colpita fu quella a nord di Udine, con epicentro il monte San Simeone situato tra i communi di Trasaghis e Bordano nelle vicinanze di Osoppo e Gemona del Friuli. L'intensità fu pari a 6,4 della scala Richter con un livello distruttivo pari al decimo grado della scala Mercalli. La scossa fu così violenta da essere avvertita in tutto il nord Italia ed investiti con vari gradi di distruzione ben 77 comuni italiani e aree limitrofe. La popolazione sfiorava i 100 mila abitanti con 45 mila senza tetto e 989 morti. Altre scosse si unirono a quella del 6 maggio, quella del 11 settembre dello stesso anno con il 6.1 della scala richter e il 15 settembre con oltre il 6 della scala richter. Tutto quello che era rimasto in piedi venne polverizzato. Da quella data iniziò la ricostruzione.
L'anniversario assume un significato diverso da quello degli anni precedenti, esce dai confini del Friuli per dare una speranza agli abruzzesi