Dolce Notte,amica fedele
che porgi la spalla nuda e scura
tatuata di stelle
al mio capo stanco
che crolla pesante
sul tuo freddo velluto,
guanciale e carezze
sulle rughe pensose
e sul petto rigonfio
di domande sospese
nel silenzio fluttuante,
graffiato,chissàdove,
da un pianto soffocato,
disciolto,chissàdove,
in un fruscio di piedi contro piedi
fra le lenzuola,
interrotto,chissàdove,
da segreti mormorati
ad un ascoltatore sienzioso
stagliato nell'ombra
del nostro sguardo fragile.