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Autore Topic: Il testamento di Eluana  (Letto 2201 volte)

Offline michelangelo

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Il testamento di Eluana
« il: 21 Giugno 2009, 19:08:43 pm »
Il testamento di Eluana.

A coloro che mi mancano,
ai fuggitori del male come del bene,
a chi nutre o paventa peccati e vizi,
ai venditori e ai compratori di fumo,
a chi resta per ritrovarsi a chi va per la stessa ragione,
ai trascinatori e ai trascinati,
a chi vive nel delirio di giorni disuguali e a chi si spegne nell’interminabile piattezza di un solo giorno,
a chi ostenta e baratta il frontespizio del santo, del sognatore, del tutto-lavoro-e-famiglia,
ad ogni famiglia sana o malata, pura o corrotta,
ai bevitori di veleni e di bugie,
ai martiri di ogni idea,
ai fautori di stragi e genocidi di ieri, di oggi e di domani,
a tutti i miei fratelli,
ai miei genitori:
il cielo è di nebbia, leoni ruggiscono lontano ed e quasi notte.
Non vedo ma posso ascoltare tutto il fragore degli elementi scatenati dentro di me.
C’è che dopo tutto sono viva, ancora.
Ed ho un sogno, oggi, negli occhi, per tutti, repente, in questa ORA dilatata e non consumabile, dove ogni vicenda non presenta stati mobili ne precedenti ne successivi. Non evoluzioni ne medicine. Non vi fluisce alcunché, ne rischi ne speranze.
E qui è l’Immobilità Catartica , per una statua di sale in formazione: l’Unico possibile Atto che si costituisce e non è vicenda, che dal Nulla viene e in esso si compie, creandosi in virtù di quel che non mi è dato sapere per ora.
E qui io sono la fucina e non è possibile ripararne il condotto, abilitarne la soffiera…..
Da qui io vedo.
Nudi, i piedi nel fango e i capelli al cielo.
Occhi, per scrutare l’Insondabile, cercano lo spiraglio.
Braccia, per smuovere l’inamovibile, brancolano nella nebbia.
Sospesa nel vuoto, indifesa, persa nell’oscuro labirinto della sorte, là dove sono i confini della vita terrena, e dove l’oscuro mistero trasmuta i mali della carne in gioie supreme, ed esse gioie sciolgono la mente in Spirito che involar si deve quando il tempo è reso, non figlia ma Sorella, nella Luce”.
Rammentate : “QUANDO IL TEMPO E’ RESO”
Invece il padre non ha aspettato la resa del tempo di Eluana: l'ha uccisa.

Offline brezza

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Re: Il testamento di Eluana
« Risposta #1 il: 21 Giugno 2009, 23:53:21 pm »
Il fatto non sta nell'averla uccisa, in quanto tra le altre cose lo ha fatto fare ad altri.....ma nell'esserne servito per i suoi scopi...e questo è decisamente peggio!!

Offline darkangel εїз

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Re: Il testamento di Eluana
« Risposta #2 il: 22 Giugno 2009, 00:17:43 am »
La mio opinione è che il padre non l'ha uccisa. Ha solo fatto il suo volere, non ha ucciso la figlia. I media hanno solo parlato male del padre, di tutta la faccenda. Nessuno ha mai voluto sapere (o meglio ascoltare) le volontà della ragazza. Se non mi sbaglio, quando era in vita Eluana aveva visto un suo amico nelle stesse circostanze e ha detto che se succedeva a lei una cosa del genere, di staccare la spina, è quello che è successo, è quello che voleva.
In ogni lacrima c’è una lezione, Ti rende più saggio di prima i rende più forte di quanto tu possa sapere E ogni lacrima Ti fa avvicinare ai tuoi sogni Nessun errore, nessun cuore spezzato Ti può distogliere da ciò per cui sei stato creato

Offline michelangelo

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Re: Il testamento di Eluana
« Risposta #3 il: 22 Giugno 2009, 02:08:40 am »
Eluana non voleva morire”  Lettera aperta di Pietro Crisafulli
La redazione di Tgcom ha ricevuto questa lettera da Pietro Crisafulli
(fratello di Salvatore che nel 2005 si risvegliò dopo due anni di
stato vegetativo nel quale era caduto dopo un grave incidente
stradale) e ha deciso di pubblicarla integralmente:
 :P In questi giorni di passione e sofferenza, nei quali stiamo seguendo con trepidazione il “viaggio della morte” di Eluana Englaro, non posso restare in silenzio di fronte a un evento così drammatico.
Era il maggio del 2005 quando per la prima volta ho conosciuto Beppino Englaro.
Eravamo entrambi invitati alla trasmissione “Porta a Porta”.
Da quel giorno siamo rimasti in contatto ed amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono, per sentirci, parlare, condividere opinioni.
Nel marzo del 2006 andai in Lombardia, a casa di Englaro, in compagnia di un conoscente (la foto in alto a destra lo testimonia, ndr).
Dopo l’appello a Welby da parte di Salvatore, Beppino capì che noi eravamo per la vita.
Da quel momento le strade si divisero.
All’epoca anch’io ero favorevole all’eutanasia.
Facemmo anche diverse foto insieme, e visitai la città di Lecco.
Nella circostanza Beppino Englaro mi fece diverse confidenze, tra le quali che i rappresentanti nazionali del Partito Radicali erano suoi amici. Ma soprattutto,mentre eravamo a cena in un ristorante, in una piazza di Lecco, ammise una triste e drammatica verità.
 Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire’.
In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni, che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entro’ anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l’unica soluzione ERA FARLA MORIRE e che proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico.
In quella circostanza anch’io ero favorevole all’eutanasia e gli risposi che l’unica soluzione poteva essere quella di portarla all’estero per farla morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente.
Ma lui sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perché era convinto che con l’aiuto del partito dei Radicali ce l’avrebbe fatta. (…) Questa è pura verita’. Tutta la verita’.
Sono fatti reali che ho tenuto nascosto tutti questi anni nei quali comunque io e i miei
familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso interiore e spirituale.
Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un’assistenza e cure adeguate. E non ci siamo mai fermati nonostante le immense difficoltà e momenti nei quali si perde tutto, anche le speranze.
E non ho mai reso pubbliche queste confidenze, anche perché dopo aver scritto personalmente a Beppino Englaro, a nome di tutta la mia famiglia, per chiedere in ginocchio di non far morire Eluana, di concedere a lei la grazia, fermare questa sua battaglia per la morte, pensavo che si fermasse, pensavo che la sua coscienza gli facesse
cambiare idea. Ma invece no.
Lui era troppo interessato a quella legge, a quell’epilogo drammatico.
La conferma arriva, quando invece di rispondermi Beppino Englaro, rispose il Radicale Marco Cappato, offendendo il Cardinale Barragan, ma in particolare tutta la mia
famiglia.
Troverete tutto nel sito internet http://www.salvatorecrisafulli.it
Noi tutti siamo senza parole e crediamo che il caso di Eluana Englaro sia l’inizio di un periodo disastroso per chi come noi, ogni giorno, combatte per la vita, per la speranza.
Per poter smuovere lo stato positivamente in modo che si attivi concretamente per far vivere l’individuo, non per ucciderlo.
Vorrei anche precisare che dopo quegli incontri e totalmente dal Giugno del 2006, fino a oggi, io e Beppino Englaro non ci siamo più sentiti nemmeno per telefono, nonostante ci siamo incontrati varie volte in altri programmi televisivi”.
Pietro Crisafulli
Preciso che sono in possesso anche di fotografie che attestano i nostri vari incontri.
Catania, 04 Febbraio 2009
 
Le rivelazioni di Pietro Crisafulli sono FULMINANTI e come tali devono, finché si è in tempo, essere portate a conoscenza nei siti e nei giornali più accreditati del mondo informatico e della carta stampata.
Invece, ahimè, tranne qualche redattore coraggioso che le pubblica per il resto vengono tutte cestinate.
l'Italia è nelle mani dei radicali.
Sembra un paradosso ma temo proprio di non sbagliarmi.
Mi domando: chi c'è dietro i radicali?
Le holding miliardarie che stanno per inaugurare il testamentificio biologico propedeutico all'eutanasia, linfa inesauribile di materie prime per i futuri trapiantifici nazionali?
Italiani: guai ai vinti!!!