Sapete dirmi
come mai negli occhi ,un uomo porta
desiderio e storia,
inganni e tormenti,malcelati in penombre
o in luci pallide che creano
chiaro-oscuri sul viso
pieghe amare in fronte,
virgole sorridenti ai lati delle labbra...
Ogni viso,ogni incontro
sembra vita ...
in se stessa chiusa ,raccolta,impaurita...
che sia donna o uomo,
giovane o anziano
sembra piegar spalle sotto
il peso del vivere...
Senza insulti ,ferite ,vengon fuori
dai corpi ,
come rossi ricami sulla pelle
imbrunita...
sono sale che brucia sui percorsi
dei giorni ...sono sconci frasari
dentro i letti la sera...
Nella lunga sequenza che ricorda
le storie ...
fotogrammi e filmini di miliardi
di visi...
ma di tanto anelare
ad un eden ,
si ritrovano sassi e lettere...
come nulla nell'ombra ...
come passi di scena...
Resta solo quel viso...
che racconta dei drammi...
sono sogni di vetro,
come foglie ingiallite...
nel dolore mai perso
di aver col sangue e
con l'anima, conosciuto la terra...
Ti accarezzo mio uomo
sul tuo viso indurito...
tra milioni di volti che ricordano...
al cuore che da soli si muore...
ma da soli non siamo...
Tra le vene del mondo,
nelle ossa dei monti,
tra i sospiri dei cieli ,
delle aquile artigli ...
si conficcano in petto e ricordano
forti ...che ci siamo e staremo
come statue di carne ,
tra la gente e il destino ...
tra la notte ed il giorno
come amanti del tempo
e disegni d'infinito...
ti accarezzo sul viso...