Io mi chiedo,
se vivere la guerra
è ,in fondo ,solo
vivere la propria morte...
Non servono aquile dalle
ali di metallo,
non servono soffi di cenere...
Nessuno vive ,nessuno muore...
fra fuochi e grida
e lembi di terre,
come brandelli di
pelle insaguinata
Tutto si ferma,
non servon croci,
colombe,divise ...
stelle appuntate
sul petto
a far dimenticare,
il dolore...
o il proprio cuore...
nell'attimo in cui si perde
nel buio ...
Nelle grida si ritrova
uccisore e ucciso...
ma ognuno cerca il suo
paradiso...
Sono occhi severi,
dai colori del mondo...
sono fiori appassiti,
dentro l'anima...dimenticata...
A volte mi chiedo come
possa esser duro ,conoscere
pace ...dopo tanto martirio...
Nessuno si permette di giudicare,
nessun figlio di re...
fece mai un gioco sporco...
Difendere,offendere...
che sia giglio e glicine
e distese di rose
dai colori dell'alba...posso
solo pregare e sentirti
vicino...