Pensiero interessante che ha un risvolto in un detto popolare: "se il giovane sapesse e il vecchio potesse". Se un tempo questa massima era condivisa con senso di rammarico, oggi la stessa massima può dare adito a qualche riflessione di carattere generale. Se fino a una cinquantina di anni fa le scelte che si potevano fare erano limitate dall'esiguo numero di informazioni a disposizione e dalla realtà delle opzioni che la società offriva, oggi non è più così. L'abnorme aumento della popolazione e delle possibilità che vengono offerte dal mercato fanno sì che è molto difficile fare scelte, che per quanto oculate, possano a medio termine dare responsi positivi. Vi è infatti sovente un capovolgimento molto rapido delle situazioni sia a livello economico che politico per cui riuscire a determinare scelte positive è invero molto complicato. Vi è da dire inoltre che il perdurare nella nostra cultura del senso "romantico" con gli accessori relativi non facilita di certo le cose. Quale allora la ricetta da usare per evitare o contenere a livello minimo brutte sorprese che ci getterebbero in confusione per non dire altro? Io penso che occorra avere presente il massimo numero di informazioni possibili e dotarsi di un forte senso di analisi dei fatti che si svolgono sia livello politico che economico che muovono la società odierna. Non è facile...e vuole un impegno giornaliero a cui sovente non ci vogliamo assogettare. Più preferibile assecondare il bisogno di assistenzialismo che una volta "opportunamente digerito" può darci quella relativa tranquillità di un quieto vivere, "finchè dura"...E' altresì ovvio che occorre accontentarsi di ciò che può dare, in quanto se si esce dagli schemi economici che propone e dà sono dolori. Il fatto è che sovente non riusciamo ad accontentarci, e la vista dei soliti furbi, raccomandati, malviventi e così via che hanno trovato l'america" e che non si accontentano di vivere delle loro male azioni ma che sovente ci irridono pesantemente ci può provocare forti malesseri di diverso genere. Vi è inoltre un altro strumento a nostra disposizione che la maggior parte di noi conosce ma che non siamo assolutamente capaci di usare ed è la meditazione. Non mi riferisco ovviamente a quella particolare meditazione di estrazione buddista, che pure è molto utile, ma a quella particolare meditazione che permette di allineare le informazioni in nostro possesso e che ci permette di "vedere" in modo più chiaro le eventuali decisioni da prendere. Lo so, non è cosa facile ma non di meno occorrerebbe metterla in atto, anche perchè più la società si evolverà, più noi dovremo adeguarci ai tempi che di conseguenza si evolveranno. Ultima cosa: l'evoluzione della società odierna prescinde pesantemente dalla evoluzione del pensiero che in prima analisi si penserebbe conseguente, anzi, e lo si assiste giornalmente, vi è una involuzione al contrario, dove la maleducazione, il non rispetto delle regole di un sano convivere, la violenza fisica e psicologica dilagante che hanno per ultimo fine la sopraffazione per avere senza pagare...è uno dei dati da tenere molto presente in quanto essi agiscono nella sfera privata per finire a livello di società.