Si cerca spesso
di non sentire
vuoto,
quel buio ,profondo eco
di chi sente solo...
Sul volto vedi attimi e silenzi,
come rifugio a quello che vi è
fuori,
i rami scuri di quei faggi
e il vento,
d'un infinita notte
senza luce alcuna,
sembrano anime
senza più ristoro...
Cadono foglie
nella pioggia stanca,
come le lacrime
di chi scoprì la vita ,
nei suoi tranelli ed
in quell'ora infausta,
dove un giaciglio è come
spina in petto...
Cerchi sostegno nel camminare
curvo tra mille vite e risa
e amanti che si uniscono,
ma senti il tempo che si mischia
al vivere,
come crudele schiuma di un destino...
Son solitudini
mentre perdi il passo,
mentre canuto
ascolti i tuoi dolori,
come compagni di una vita dura,
dove carezza fu solo speranza,
dove un abbraccio restò sesso
ed ombre ed il tuo corpo
perse il suo candore...
Sono quei giorni come lampo
e fossa,
son solitudini di chi speranza
ha perso...