anni fa mi divertivo a giocare con i miei amici, come tutti i bambini in fondo.. ma il mio interessa era fondamentalmente muovermi da quel parcheggio che noi chiamavamo amichevolmente "campetto" per andare nella parte alta del quartiere, dove stavano le ragazze più piccole di noi, tanto per stare un po' insieme.. ce n'era una in particolare che richiamava la mia attenzione, una piccola ragazzina con gli occhiali un po' goffa e sempre circondata da un suo alone di tristezza... gli anni passarono veloci, e quella ragazzina crebbe come me... ci trovammo al liceo.. io facevo il terzo lei ancora il primo..... io ero alle prese con le prime "donnacce" che ti crepano il cuore, lei era lì al mio fianco.. era una delle poche persone con cui riuscivo a parlare di me in un periodo dove la depressione e i vizi stavano prendendo sempre più piede nella mia vita, e a dire il vero parlare con lei mi faceva sentire me stesso, passare dal gelo metallico del mio cuore a una piccola fiamma, anche solo con un saluto, ma si sa... gli sbalzi di temperatura forti e ripetuti fanno crepare i metalli....
passò un altro anno e la mia decisione fu ferma e allo stesso tempo pazza, decisi di fare i bagagli e partire senza guardarmi dietro, senza guardare dietro a quel paese dove spesso mi trovai a fare a botte, dove spesso mi trovai a terra senza più fiato nei polmoni... lei fu ancora lì a salutarmi...
da allora fu una storia di messaggi, di vergogna e di omertà... almeno per quanto mi arrivò al mio orecchio..
era ottobre quando le scrissi per la prima volta dal convitto dove mi trovavo, e lei tra una battuta e l'altra mi scrisse "P.S dobbiamo sentirci più PRESSO io e te"... lo rilessi infinite volte quel messaggio, oltre all'errore di T9 c'era un errore di sintassi, non nell'italiano, bensì negli algoritmi dei miei sentimenti...
"PRESSO?? scusa cosa vuoi dire non ho capito, spiegati meglio..."
"scusami, forse era troppopresto...."
gli occhi mi si spalancarono a leggere quelle lettere susseguitesi in quella melodia, e un po' per paura e un po' per stupore la salutai senza affondare il dito nella piaga...
arrivò il periodo dei Morti e come tutti i convittori fui costretto a scendere nel mio Sud per non uscire mai di casa, d'altronde la famiglia viene prima di tutto....
qui ci fu un'altra svolta del caso a farmi rizzare i capelli, su una chat conobbi A. per un suo desiderio, era di un paese vicino e sicuramente non sarebbe stata una storia molto difficile da portare avanti...
passarono i giorni, con A. ormai era una conoscenza iniziata, mentre quella ragazzina che mi scrisse?? beh, I. era congelata nel suo silenzio, avrei dovuto aspettare di vederla a tu per tu per chiarirci...
così fu...
arrivai nella mia vecchia dimora e non ebbi nemmeno il tempo di disfare le valige che le mandai il primo messaggio
"ciao, che fai??"
"ciao, niente sono a Roma da mia sorella....... ma presto scendo...... così ci vediamo"
e io ancora lì con gli occhi quasi commossi da quei puntini che ormai mi saltellavano in testa...
purtroppo non fu proprio così..
uscii il primo giorno e mentre giocavo a biliardo la vidi rossarossa che mi aspettava sull'uscio, già era strano vederla lì in un locale definito una cantina ormai, figurarsi vederla arrossire alla mia vista...
non persi tempo a salutarla con due bacetti e qualche chiacchera di sorta, ma quando tornai a giocare a biliardo, non ebbi tempo di fare la mia mossa che mi voltai e non la vidi più....
il giorno dopo chiacchierammo in un altro locale, in una situazione più consona... mi disse che non era fidanzata ma c'era qualcosa nell'aria, nulla che fosse serio, ma ciò che mi fece rabbrividire furono le sue testuali parole:
"messaggi?? non mi ricordo nemmeno cosa ti scrissi in quei messaggi"
sparì poco dopo, parlai con una sua amica ma anche lei non ne sapeva niente...
da lì incominciò una lunga storia, cene di amici evitate, sgarri di vario genere, messaggi alle 4 del mattino...
alla fine tornai al mio Sud in modo definitivo, ormai capii che la vita da convitto non era per me...
i rapporti con A. erano logori.. ci sentivamo, ma lei intanto aveva un altro.. rischiammo anche di parlare a faccia a faccia una volta, ma lei preferì andarsene con un suo ex... e io seguivo le vicende con I., se lei si avvicinava io allontanavo A. e così via...
Alla fine I. ormai era diventata un riflesso dentro un pozzo d'acqua torva, qualcosa di bello e puro, ma allo stesso tempo sporco insalubre ed inraggiungibile.. era fidanzata con un ragazzo più piccolo di lei...
abbandonai tutti i miei testi in qualche cassetto e ripudiai tutto ciò che provavo per lei, per poi ripudiare il mio orgoglio, abbassandomi a scrivere su tutti i muri "ti voglio" con la mia firma sotto...
niente...
oggi...
oggi ho rotto con A. definitivamente, ma per l'anniversario della nostra conoscenza si fece risentire con un "non voglio perderti", ovviamente la mia risposta fu pronta "devi dirmelo in faccia"...
I. ormai si è lasciata con il suo ragazzo da tempo, e all'inizio iniziava a dire in giro, quando mi vedeva nei miei vizi:
"mi dispiace per michele, lui sta così per me"
inutile dire che un mio amico la prese a schiaffi davanti a tutti, non con violenza certo, ma fu più un gesto di sottolineatura per le stron*ate che diceva..
abbiamo avuto anche un dibattito nel pullman, e giuro non so ancora se fu un gesto puramente veniale, di sfida o di ricerca di pace...
"michele possiamo fare cambio di posto per favore??"
"NO"
e calò il nero sul suo viso...
ma ciò che più mi fa male oltre al fatto di esser stato ripudiato violentemente verbalmente da lei più e più volte, fu il fatto che capii dopo la sua scelta..
aveva bisogno di essere amata, certe volte la gente ama l'amore per non amare una persona che non ama..
ci provò con me come ci provò con altri due nel contempo, uno di loro poi diventò il suo ragazzo, ma quando lei si lasciò io mi feci dinuovo avanti, mi rifiutò dinuovo (ovvio), ma poteva prendermi per il c**o per dare uno smacco al suo exragazzo, cosa che non fece...
allo stesso modo però rifiutò la mia amicizia, evitando di salutarmi in mezzo alla strada...
quando le chiesi "amanti no, fidanzati manco per sogno, amici: da come ti comporti tu mmm... cosa vuoi da me??"
mi rispose" io??? cosa vuoi tu da me??"
la mia risposta fu di troncare tutto con parole troppo dure da riportare qui....
ma ora alla luce di tutto...
lei mi manca, mi piace la parte di lei che mi ha fatto infatuare ma odio quella parte avversa che mi ha mostrato, diventando col tempo una delle solite "ochette"... ma vorrei almeno tornare allo stadio di amicizia... certe persone sono rare a trovarle.... allo stesso modo deve essere lei a tornare da me, non con battute, ma parlando a quattro occhi... perchè non posso tornare dinuovo io dopo un anno di tira e molla....
invece A. è tornata sulla soglia, ora studia all'università, e sicuramente sarà ancora più difficile vederci... avrò fatto bene a darle un'altra possibilità oltrettutto??
resta il fatto che ora ogni tanto ricevo chiamate anonime mute.. e non so chi siano....
do 1.000.000 a chi mi riesce a sbrogliare questo nodo... mi stanno venendo colpi apoplettici a furia di scervellarmi ogni giorno....

scusate per la lunghezza del testo e per gli eventuali errori di battitura... scritta di getto
contate che molte cose sono state omese per dare rapidità alla storia...... good night!!

#39;(