Coricarsi soli sopra ferro e cuore,
come se quel muro
fatto di dolore, fosse il solo pane
che ci è dato avere...
Nel dormire esausti su battaglie e lotta
come stracci e pellle ,
come otri pieni di
un amaro fiele,
ripieghiamo ali
e stendiamo pene...
Mentre scuro il cielo
inasprisce il vivere,
dove un sole freddo
non dà più calore,
rivolgiamo occhi dai colori
scuri ,verso fuoco e cenere
e vediamo il nulla...
Coricarsi ora, dove il tempo tace
ed in solitudine riportare
storie,
non è che un ristoro di chi cerca il giusto ,
egli accosta palpebre
su sorriso amaro,
e ristringe mani fatte
della sua carne,
con calore antico ...dove tutto tace
ed aspetta il giorno...
