Quella piazza immensa,
nel cuore di Vienna,
illuminata da miriadi di luci colorate,
era un teatro vivente.
Artisti di strada,
cercavano di raccimolare qualche soldo.
Mimi perfetti, su sgabelli color oro,
sorridevano ai bambini,
che regalavano qualche spicciolo.
Era il periodo natalizio,
il freddo pungeva
e nell'aria si vedevano
tante piccole bolle di respiro,
bianche come la neve
sulla quale camminavo.
Ti vidi seduto in un angolo,
a suonare la chitarra,
un suono dolce, quasi malinconico.
Avevo la pelle d'oca mentre ascoltavo
quelle melodie del passato,
legate all'una o all'altra donna.
Avevi un leggero maglione,
bucato qua e la,
dai cui buchi traspariva,
una ormai non piu' bianca maglietta,
anch'essa bucata.
Tu non guardavi le corde mentre suonavi,
i tuoi occhi erano di cristallo
ed il tuo viso sempre sorridente.
Giravi la testa per ringraziare,
lo facevi in un modo un po' strano
e mi accorsi della tua cecità .
Per un attimo, un infinito attimo,
il mio cuore si fermo', si gelo',eri cieco!
Tu continuavi a suonare
ed io presi dalla mia tasca,
le monete che avevo,
volevo mi regalassi un sorriso,
un piccolo gesto mi bastava.
Tenni stretto, con le due mani,
il bavero del mio cappotto,
mi girai, ripresi il mio cammino,
mentre una piccola lacrima
mi riscaldava la guancia.
