Quanto bella sei,
mentre ti guardo dormire,
avvolta nella seta di queste lenzuola,
e le tende danzano col vento,
quando il primo chiarore dell'aurora ci fa luce nella stanza;
eri dolce ieri,
quando rapivi i miei sensi nel tuo morbido abbraccio,
che cosa eri ieri,
che m'infuocavi il corpo e annebbiavi la mia mente,
che come corposo assenzio mi penetravi dentro,
soffocandomi nell'ebbrezza di un confuso istante,
mia essenza,
mio fluido vitale, che ancora mi scorri nelle vene,
mia passione,
ora poso lo sguardo su di te e scatto un'istantanea con la mente,
dolce fata verde,
ma chissà cosa sogni,
quando l'aurora bacia il tuo sinuoso corpo seminudo,
fra luci ed ombre che s'alternano sulla chiara pelle e sulla seta,
giacché si leva il nuovo giorno...
non svegliarti,
non ancora,
dammi solo un momento,
un fugace istante per inebriarmi nuovamente del tuo odore,
del tuo sapore,
del tuo calore...
chiedo solo un attimo...
per riempirmi di te.
Marco