Imperituro è il ricordo di te,
e del crepuscolo che lento calava sul sipario,
celando al mondo quel magico bacio,
e di quelle scogliere, brulle e scavate dal mare
che la tormenta batteva,
e ci rendeva miseri e piccoli alla natura,
madre della scena d'un incantato teatro,
eppur nella nostra minuzia
eravamo attori principali,
eppure l'imponente genitrice
recitava per noi...
ricordi? eravamo soli,
cinti in un abbraccio senza fine
e le stelle ci erano di contorno,
poi andasti via, poi non c'eri più...
ma la natura continua a recitare il suo ruolo,
forse non sa che sei partita,
o forse,
forse spera ancora che torni,
mia tenera amante,
compagna del quadro di questo infranto sogno
Marco