Quando il mondo non ascolta i tuoi pareri,
ti rifugi dentro a un mare di pensieri,
ti tormenti in una folla di emozioni,
apri quel diario, e ci scrivi due canzoni,
dedicando mente e penna a una persona,
sempre quella che in testa ti risuona,
e cominci a immaginare la tua storia,
che si burli di quella solida memoria,
poi ti crei quel tuo castello sulla sabbia,
pur di volar fuori da quell'assurda gabbia,
che puzza di ordinario, fatta di cartone,
dove ogni uomo è schiavo, libero nella propria illusione.
Marco