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Autore Topic: Cthulhu (Liberamente ispirato ai racconti di H. P. Lovecraft)  (Letto 1435 volte)

Offline Icarusdream

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Cthulhu (Liberamente ispirato ai racconti di H. P. Lovecraft)
« il: 16 Dicembre 2009, 20:18:33 pm »
Dal rapporto redatto dal Coroner della Polizia di Scotland Yard, Willelm Dafoe


10 Dicembre 1894 - ore 11.08 - Manicomio di Bedlam, Londra
Entrando nella stanza si rilevava nell'aria un forte odore fatiscente, nauseabondo, acido solforico misto a carne bruciata, come se le carni del cadavere fossero state corrose. La presenza di sprazzi di sangue e impronte rosse di mani sulle pareti ci preannunciavano già l'orrido spettacolo che stava per presentarsi sotto i nostri occhi. Il cadavere era pallido, gli occhi totalmente aperti, la mandibola spalancata in modo innaturale, più tardi il medico legale avrebbe confermato i suoi sospetti, si trattava di una lussazione a livello del condilo mandibolare. Dalla bocca secerneva sostanze di colore nerastro, peraltro inqualificabili, anche a detta dello stesso medico, miste a sangue e muco.
Esaminando la bocca dello stomaco, le carni erano corrose, probabilmente colpa dell'acido ingerito.
Per terra, ancora tra le mani del cadavere un diario, che, a detta degli inservienti del Manicomio di Bedlan, sono soliti avere i pazienti che dimostrano ancora un certo grado di lucidità ed una propensione a collaborare alle cure cui sono sottoposti, una sorta di terapia sperimentale per guarire dall'insania, alternativa all'elettroshock, afferma il rettore del manicomio, Dott. Alvin Butler. Ho preso il diario per cercare di carpire la causa che ha portato al presunto omicidio/suicidio del paziente Kevin Moore

Dal diario di Kevin Moore:

5 Dicembre 1894
"Sono passati pochi minuti dalla mezzanotte, ed io non riesco a dormire, faccio sempre più spesso lo stesso sogno, tutti credono che io sia pazzo, ma non è così... Il dottor Butler mi tiene in osservazione da quasi un anno e i miei incubi peggiorano... continuando di questo passo finirò per impazzire... a volte preferirei essere morto per non sapere più niente, per non vedere... e quei sogni... sono reali, ho bisogno di parlare col dottore, la sua terapia non funziona... no... forse è meglio di no... meglio non rivangare certi ricordi, meglio lasciar fuori da questa storia chiunque non abbia vissuto quella maledetta esperienza... ma ho paura... nessuno può aiutarmi e sto morendo di una fottutissima paura... sento che qualcuno... qualcosa... quell'essere... sta venendo da me ed io sono indifeso... mi troverà, lo ha già fatto nei miei sogni e presto sarà qui. E' tutto così strano, così innaturale... ma io non posso raccontare... non voglio ricordare... troppo forte la paura del ricordo."

6 Dicembre 1894
"Il dottor Butler ha letto il diario questo pomeriggio... ha voluto sapere... io ho esitato, e alla fine ho ceduto... sono debole, non ce la faccio più a tenermi tutto dentro... dopo la discussione col dottore, dietro suo consiglio, mi sono recato nella sua piccola biblioteca ed ho preso un libro... è un libro molto strano... sembra molto antico e mi chiedo come egli ne sia potuto venire in possesso... è rilegato di una strana pelle... sopra ci sono delle incisioni che raffigurano sguardi inquietanti, atavici e oscuri... c'è un'iscrizione, è il titolo del libro... Sauthenerom... cosa vorrà dire?
Ho cominciato a leggere... sembrerebbe una specie di grimorio... un libro di magia... e la cosa più stupefacente è che trovo molte affinità con la mia esperienza... parla di strane creature... Dei... li chiama Grandi Antichi... non può essere vero... quel che mi è successo non è vero... tutto è chiaro adesso..."

7 Dicembre
"Forse sto impazzendo per davvero... questa notte altri incubi hanno tormentato il mio sonno, sempre più vivi, sempre più reali... ho davvero paura... ho sognato di quel mostr... quella cosa... come la vidi in quel giorno maledetto... ma forse non serve a nulla tenersi tutto dentro... forse è meglio che racconti tutta la storia dall'inizio, nel caso dovesse succedermi qualcosa:

Correva l'anno del Signore 1878, facevo parte dell'equipaggio di una nave mercantile, la Goliath... trasportavamo alimenti provenienti dall'America, destinati alla Gran Bretagna... ricordo bene quella data... era il 5 Dicembre, eravamo in mare, in pieno oceano... una nave di bucanieri ci fù subito addosso... il comandante e gli ufficiali vennero gettati vivi in mare, insieme a molti di noi... sei di noi vennero invece fatti prigionieri... nel mentre che la nostra nave veniva saccheggiata di tutte le scorte e alimenti, noi venivamo trasferiti sulla nave dei pirati, rinchiusi in celle e lasciati a digiuno per giorni... poi, un giorno, d'un tratto calò il silenzio sulla nave... con un fil di ferro riuscii a forzare la serratura della segreta ed uscii... notai che erano spariti tutti, anche gli schiavi miei compagni di viaggio, tranne uno... Russel White... una volta liberato, Russel mi seguì... In coperta non c'era anima viva... ne pirati ne schiavi... ma dove erano finiti tutti? La visuale era ridotta, c'era una nebbia mai vista prima... approfittando della situazione, io e Russel calammo in mare una scialuppa e remando ci allontanammo dalla nave...
Due giorni dopo, senza scorte di acqua e cibo, fortunatamente scorgemmo nella nebbia un'isola vulcanica, non segnata sulle mappe, eppure grandissima... Appena scesi, ci misimo alla ricerca di cibo e acqua... l'isola era disabitata... Io e Russel ci guardammo attorno e trovammo subito acqua e noci di cocco... l'isola ci offriva molto... ne avremmo approfittato per rifocillarci e poi ripartire alla volta della Gran Bretagna... secondo le mappe, se tutto fosse andato bene, potevamo arrivare sulla costa in 3-4 giorni al massimo.
Quella notte udimmo qualcosa di abominevole, che nessuna mente umana avrebbe mai potuto ascoltare senza che l'ultimo barlume di ragione si spegnesse in essa... In quell'urlo, quel boato, rimbombò alle nostre orecchie come un richiamo di eoni passati, qualcosa che ci lasciava senza fiato e ci attirava a sè.
Il giorno seguente decidemmo di avviarci lungo le pendici del vulcano, per controllare la zona, ma non trovammo niente. Arrivammo al giorno 10 Dicembre, che trovammo una grotta, nascosta tra liane e foglie alle pendici del vulcano e decidemmo di entrare... dopo aver costruito rozzamente delle torce, ci addentrammo in quella caverna... presto ci accorgemmo che l'entrata era spaventosamente grande, non l'avevamo notata nascosta com'era tra quei rovi e gli sterpi. C'era qualcosa di sbagliato in quel posto, qualcosa che faceva rabbrividire ogni singola parte del mio corpo, e c'erano dei disegni sui muri, quasi indecifrabili... segno che comunque qualcuno era passato di lì... man mano che ci addentravamo nella caverna diventava sempre più freddo. Rimanemmo meravigliati quando si presentò d'avanti ai nostri occhi un fungo enorme, e poi un altro e un altro ancora... arrivammo in una grande sala nella caverna con una miriade di funghi giganti... Russel, che procedeva d'avanti a me ad un certo punto si fermò... io lo guardai... era fisso con lo sguardo per terra... guardai nella sua stessa direzione... e vidi uno scheletro... ci avvicinammo, lo esaminammo, leggemmo i suoi appunti di viaggio. Quello scheletro una volta aveva un nome... Bernard Cullingam, era stato un archeologo esploratore che una ventina d'anni prima aveva deciso di scoprire la verità su certi miti riguardanti racconti di popoli del medio oriente, celtici e di altre pooplazioni anche molto distanti e differenti tra loro per culture, tempo e religioni... eppure tutte parlavano dei Grandi Antichi... Dei, più vecchi della stessa terra e del cielo, che avevano colonizzato la terra e creato gli uomini, nati per essere resi schiavi... tra i tanti figuravano i nomi di Cthulhu, chiamato anche Clooloo o Kthulhu, Nyarlathoteph, Dagon e altri ancora... c'erano state delle guerre tra questi Dei venuti dallo spazio, che terminarono con la prigionia del Dio Cthulhu, segregato nella caverna di R'lyen, nel fondo del mare, il quale avrebbe dormito sino a quando il tempo non sarebbe stato maturo ed egli sarebbe risorto dalle acque e sarebbe tornato a schiavizzare il genere umano.
Leggemmo gli appunti dell'archeologo e li presimo con noi... li avremmo riportati al mondo civilizzato. Più avanti trovammo una grossa distesa d'acqua calda, e ne approfittammo per spogliarci e fare un bagno caldo. Ma dopo... dopo lo sentimmo di nuovo... era ancora quella cosa... quell'urlo abominevole... questa volta più vicino, era lì... con noi... Russel era paralizzato dalla paura... lo incitai più volte a nascondersi ma... ma... niente da fare... una massa gelatinosa uscì fuori dall'acqua... era una testa... quegli occhi... mio Dio, quegli occhi... aveva tentacoli al posto della bocca... io scappai, non mi voltai più indietro e uscii dalla caverna... ma Russel... che fine aveva fatto? non lo so tutt'ora, non voglio saperlo... so solo che io ho preso la scialuppa, ho caricato lo zaino con gli appunti dell'esploratore morto e sono andato via, remando come un forsennato finchè non mi allontanai da quell'isola maledetta. Al quarto giorno in mare, mi accasciai nella barca, mentre vedevo comparire all'orizzonte le coste del mio paese. Quando ripresi i sensi mi ritrovai con la barca ad un chilometro circa dalla spiaggia più vicina. Remai sino alla terraferma, ripromettendomi di non raccontare nulla di quel che avevo visto sull'isola, mai."

8 Dicembre
"Negli appunti dell'archeologo morto, ho trovato qualcosa che forse mi salverà da questi continui incubi che mi inducono lentamente alla pazzia... c'è una formula da recitare, ma ho bisogno di altre cose... devo disegnare un simbolo per terra... un pentacolo, recitare la formula "Ya Cthulhu, ya Cthulhu ftagn!" e bere dell'idromele... devo preparare l'idromele... forse il dottore... tra i suoi liquori avrà qualcosa di simile, spero."

9 Dicembre
"Ho trovato tutto ciò che mi serve, per l'idromele è stato più facile del previsto e il dottore non si è accorto di nulla... sapevo di questo suo vizio di tener nascosto l'alcool sul posto di lavoro... ahaha, in mezzo ai pazzi... comunque, quel che è importante è che stanotte quando tutti dormiranno io andrò via da questo posto di merda, non so dove, ma fosse anche l'inferno è sempre meglio di questo cesso, sempre meglio di una vita piena di incubi.
E' quasi l'ora... tutti dormono, gli inservienti sono passati per l'ispezione e posso finalmente mettermi al lavoro. Basta soffrire...ahah tra poco me ne andrò... un posto migliore... si...il richiamo di Cthulhu diviene sempre più forte... basta incubi, basta coi mostri che albergano i miei sogni... finalmente sono libero!!!!!!!!!!!!!
Kevin Moore"


10 Dicembre 1894 - ore 16.50

Ho trovato il libro del Sauthenerom dove sono riportati i nomi di alcuni degli "Dei" descritti da un arabo pazzo, tale Abdul Al-Azred... è un libro inutile per le indagini di Scotland Yard, pertanto il caso viene archiviato come il vaneggiamento di un uomo insano di mente che ha ingerito acido solforico mescolato ad altre sostanze non classificabili nella tavola periodica degli elementi.
Marco

Non sono niente, non sarò mai niente, non posso volere d'essere niente. A parte questo ho dentro me tutti i sogni del mondo