NO! Non è stato l'unico, a meno di considerare la croce come unicità di supplizio. La storia dell'umanità fin dai primordi da noi conosciuti è costellata di uomini probi che si sono sacrificati affinchè nell'enorme massa di ignoranza nella quale vivevano si accendesse una luce, vuoi di conoscenza, vuoi di fede sull'immanente. Vero è che il Cristo ha aperto una strada che indicava un al di là, oltre la morte, che non fosse ombra o il nulla. Vi furono scuole di pensiero che avevano intuito questa verità ma non l'avevano conclamata con connotati precisi e soprattutto non hanno pagato questa testimonianza "in quel modo". Probabilmente tutte le "religioni" hanno voluto dare una impronta di tipo sociale in quanto i governi, di diversa estrazione, miravano più a un potere temporale che a un senso animico, ossia non consideravano l'uomo come un essere dotato di quelle caratteristiche, duali, che solo il Cristo ha reso presenti in modo eclatante. La religione ebraica per la verità considerava pure lei questa dualità ma più in senso di premio e castigo che non come maturazione dell'anima dell'uomo. Ora, i secoli hanno purtroppo comprovato la fallacità dell'uomo sotto qualsiasi credo per le ovvie ragioni di avidità, potere, corrompendo così qualsiasi "fede" che di per se, in senso positivo ovviamente, erano tutte perseguibili e positive per l'uomo stesso.