Porti corti giorni,
sulle lunghe attese
del divenire vecchi,
senza forze,illusi
di essere parole di un
mondo la cui memoria tace...
Vite vissute all'ombra
di sicurezze e gioie,
breve sospiro al tempo
di cui non hai il sentore...
Come conchiglia avvolgi
la perla e rubi al mare,
la melodia dei giorni,
aspetti piano
l'attimo
in cui quell'onda
forte,ti porterà
lontano...
Guardi con occhi ingenui
il buio e la sua luce,
sposi fedeli,in fondo,
del nostro poco
vivere...
Porti quei segni
in volto,
come sentieri e scure
e senti nel silenzio
il vuoto di un raccolto,
e lo riempi ,frivola,
di ogni distrazione...
Ma nulla scuote il fato,
dal farsi vivo un giorno,bussando
alla tua porta come ti fosse amico
e crolla il tuo castello,
fatto di trini e sabbia
e si aprono i tuoi pugni
in gesto di preghiera,
ti accorgi solo ora
nel viola di un tramonto,
di esser solo impresso
nell'album dei ricordi...