Spesso sento le tue parole di pace,
ma vedo ricordi di fuoco e sangue...
Dentro occhi feriti
ti fermi indeciso,
tra insulti e miserie
e sfiori con garbo,la lama
tra i giorni...
Sei di paradiso,
di luce ,di miele,
ma come di impronta
nel petto hai le spine,
scatti indeciso
tra orrore e melodie
e senti nel ventre,
solitudini e pianto...
Combatti da sempre
su terre ferite,
difendi quel seme che ti diede
un origine,
ma troppa follia
tra poteri ed inganno,
distrusse armonie nella
musica dell'anima...
Ora sei rapsodia,
improvvisi emozioni,
ma cerchi nel cuore
quello spazio
del tempo ,dove angeli
e fiere si confrontano
al sole,
senza labbra da carne
che si sgretola
al suono ,delle milla chimere
di falsi profeti...
Cerchi ancora le mani
che accarezzino fronte
e ti levino armi ,
per ridarti il sentiero...
