«Un giorno ho visto uccidere un cavallo che si era azzoppato. Il proprietario piangeva ad alti singhiozzi con voce alta. Il cavallo disteso sul prato ogni tanto tentava di alzare la testa e di guardarlo, quasi a consolarlo. Il proprietario andò via un momento, al ritorno aveva una pistola in mano, piangeva ancora, ma ora silenziosamente. S’inginocchiò vicino alla testa del cavallo ed iniziò ad accarezzarlo sul naso, lo accarezzò ancora a lungo piangendo, poi gli mise una mano sugli occhi perchè non vedesse e gli sparò in testa.
I cavalli zoppi sono fortunati. Hanno qualcuno che vuole loro bene e li accarezza anche quando gli sparano in testa …».