Di notte lungo la strada
Un pallido raggio di luce,
sull’asfalto poi si dirada,
lasciando al buio la voce.
Gli occhi si sforzano,
impazienti bucano l’oscurità,
chissà cosa cercano,
malati di realtà.
E se ne va così,
scalciando una poesia,
di chi qui si smarrì
non trovando più la via.
Vorrebbe urlare col vento,
ma lui è più veloce,
lascia di sé solo un lamento,
un soffio distratto e fugace.
Ecco la strada,
si staglia così, mal illuminata.
Un cane agita la coda
Verso la luna di un’altra nottata.
Si avvicina al viandante,
lo annusa incerto,
poi fugge delirante
verso l’unico portone aperto.
L’uomo libera un sospiro,
scalciando il primo sasso,
l’aria disegna il respiro
ritmando il suo stanco passo.
Lungo la strada prosegue il cammino,
come non sentisse l’acqua addosso,
non sente più niente vicino,
soltanto il dolore di adesso.
E’ sfiancato, non vede la meta,
persa e confusa nel bianco,
la vista coperta da un velo di seta,
cade a terra stremato, ancor più stanco.