Nel forse del tempo
vola la mia anima al vento
remota e ferita.
Attimi di vita
si estendono
e si spezzano,
nel giorno
e nella notte,
come vetri
s'infrangono,
per poi quieti ritornare
come lacrime nel mare.
Qui cupa rimango
la mia forza si spegne
tentenna il mio amore,
mentre grande il dolore
lacera quella stanca
che fugge dai raggi
e nell'ombra scompare.
Anima imprigionata
oblio del nulla.
E tu dove sei?
Tu che ne sei gemella
impietoso così l'abbandoni
al suo triste fato
di eterne notti
che non trovan riposo
e di mille sogni
senza volto e respiro.