Camminare,
senza sapere dove andare,
sedersi su una panchina,
chiudere gli occhi
e cercare il proprio silenzio.
Quanti labirinti,
quanti rumori assordanti,
quante luci che si spengono
e si riaccendono senza sosta.
Un film senza titolo,
si proietta nella mente.
Volti di bambini,
appaiono sullo schermo,
primi amori,prime delusioni,
prime lacrime,
prime innocenti passioni.
Quanti graffi sulla pellicola,
quanti pezzi mancanti,
tagliati per sempre o
forse corrosi dal tempo.
Amori persi nei labirinti
e mai più ritrovati,
amici spariti per sempre,
volti dimenticati.
Il film non finisce,
continua, continua,
sempre più veloce,
immagini spiadite dal tempo,
si accavallano tra di loro,
si annientano a vicenda.
All'improvviso il buio
e piccole luci appaiono
trasformandosi in tanti perchè,
in piccole gocce di lacrime.
Gli occhi si riaprono,
le lacrime rimangono aggrappate,
non vogliono andar via
e nessuno toglierà
quei segni indelebili di vita.
Il cammino riprende
ed il buio si fa risentire dentro.