E’ un’ “io” incerto quello il cui animo si truce
per un amore che rimane lontano dalla luce
di tempo e spazio che più non conosco
la sensazione è quella di perdersi in un bosco.
E dai non ti avvilre e vieni qui vicino a me
che ti raccontero' la storia della figlia del buon re
che si struggea d'amore per uno scellerato
amante della gnocca e del vizio inveterato
e passava le giornate aspettando sue notizie
gustandone ogni spicchio come fossero primizie
e rinunciando a vivere ogni altra sua occasione
perche' nel suo cuore c'era solo un'ossessione
e cosi' trascorre il tempo fra sospiri e nostalgie
cullandosi la mente con sogni e fantasie
fin quando un bel mattino passo' di li un poeta
che gli mostro' la via per cercare un'altra meta
La condusse sulla torre davanti all'infinito
e le indico' un omino piccolo e smarrito
dicendole- ecco quello e' cio' che siamo
se guardi da lontano neppur ci distinguiamo
E dentro questa folla di omini disperati
che vagano fra i rovi sempre affacendati
e inutile cercare quello che non c'e'
perche' e' un illusione che morira' con te
Goditi il momento e quello che puo' dare
gustati il presente anche se fa vomitare
cogli ogni attimo e fanne un grande evento
facendo ogni cosa che il cuor fara' contento
Sia bella oppure brutta vedrai non ha importanza
perche' poi alla fine nulla avra' piu' rilevanza
ma importa che sia tua e che sia appagante
che soddisfi il corpo l'anima e la mente-
E la fanciulla triste guardo' quell'orizzonte
e poi guardo' il poeta che aveva a lei di fronte
e con tutto il suo garbo e il suo gran candore
disse: -Quello che vorrei e' il mio grande amore...-