Volgerei lo sguardo,
stanco di ferite
che entrano nell'anima come spine
di vetro,
lo volgerei verso i campi,
a quel grano che biondo
ne accarezza le albe,
a quei campi di rosso dove
dolci papaveri, seguon danze
di luce...
Fermerei le mie mani
di ceramica e carne,
in un gesto di donna,
mentre colgo nel sole
quei bei fiori di campo,
e li metto con garbo
dentro ricci capelli...
Volgerei il mio cuore
verso labbra di pace ,
che si schiudono ai raggi
e ne fanno sorriso
che raccoglie gli istanti,
di una vita che vale...
Guarderei nel silenzio
le mie stelle ,che allegre ,
portan gioia alla notte,
e con vesti leggere
tornerei verso casa,
mentre tutto sparisce
dietro morbidi colli,
e tramonti di seta
mi riscaldano il giorno...