Vecchio cameriere
tiene ancora passo
dribbla tavoli e bambini
scrive comande sui volti
vidimati in cucina
Capricci ,difetti e arroganze
comandano suoi andirivieni
barche su onde di parole
in mare d’approdi incerti
Stanco di servire
feste e svaghi sconosciuti
sogna posti senza voci
banditi ad orologi
ove posate sono ali a libertà
sopravvissute a pseudo-galatei
Occhi bruciati da saluti
assetati di silenzi
torturati da mimiche
e maschere di cera,
torvi sperano incollarsi
su passaporto d'espatrio
in oblio di pensione
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Da:Destini E Presagi
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