sciolti dolori
di cera ,
nudi sentieri
su sassi opachi...
Nebbia di sere sorde
di rumori a vita,
nodi di giorni
che stringono
tempo in lacci angusti,
che levano voce ai canti
del vespro...
Rinchiuse allodole
in gabbie di spine,
non cantano amore,
non librano ali...
Nel crudo silenzio
del giorno che muore,
ascolto quel vuoto
che sente il mio cuore...
Si spengono stelle custodi di luce,
si apre la notte
che scopre nel buio,
quell'anima stanca
di gioia veloce,
quel corpo sinuoso
che avverte declino...
Si giungono mani
a cercare calore,
e si cerca la forza
a ridarci respiro...