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Autore Topic: Spunti di riflessione  (Letto 3563 volte)

Offline Alamuna

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Spunti di riflessione
« il: 24 Novembre 2010, 20:09:58 pm »
"Supponiamo che una giovane donna schizofrenica insista per vivere in strada e si rifiuti di assumere i farmaci antipsicotici. La donna è gravemente disturbata; è malnutrita e spesso assume stupefacenti per endovena, esponendosi quindi al rischio di AIDS. I suoi genitori hanno tentato di convincerla a chiedere aiuto, ma la donna crede che stiano complottando contro di lei. Supponiamo inoltre di essere in grado di predire, con un'accuratezza pari al 90%, che la donna morirà entro pochi anni. Non è violenta e non ha mai parlato di suicidio, quindi non possiamo sostenere che il suo comportamento costituisca una minaccia immediata per se stessa o gli altri.
I genitori dovrebbero avere la facoltà di costringerla al trattamento, oppure la donna ha il diritto assoluto di essere abbandonata a sè stessa, anche se è malata di mente?"

Da un testo di studio.
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Offline Juliet

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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #1 il: 25 Novembre 2010, 10:31:59 am »
purtroppo la scelta è molto complicata...da una lato c'è la costrizione, diciamo morale, dei genitori, che vorrebbero vedere "risolta" la situazione della figlia; dall'altro la libertà di un essere umano che, per quanto malato, non è comunque privo della capacità di scegliere...Una persona schizofrenica(ovviamente dipende poi dalla gravità della malattia) non è priva della capacità di intendere e di volere, così come non è priva della facoltà di ragionare, nemmeno in assenza di cure psichiche (ho fatto volontariato con due persone affette da questa malattia, a due livelli diversi di gravità). Le sue scelte dipendono semplicemente dall'umore del momento (in una persona schizofrenica infatti molto spesso l'umore varia in base al tempo meteorologico o agli avvenimenti di una giornata), da una sorta di istinto di sopravvivenza e da infiniti altri fattori...Ciò implica che le persone con questa malattia debbano avere un certo grado di libertà, per quanto le loro scelte possano apparire, o essere, del tutto insensate e forse dannose; ma ciò non toglie che un genitore possa decidere per la figlia...Questo in linea generale; ma nel caso specifico? Ci sono persone affette da questa malattia la cui capacità di essere indipendenti e ragionare da sole è inferiore al 5%; ma ci sono persone che hanno queste capacità ad una percentuale superiore al 50%...A parer mio, non si può dare una risposta definitiva a questa risposta; dipende da soggetto a soggetto, da caso a caso...e restano sempre le due alternative: l'obbligo morale di un genitore e la libertà di un essere umano adulto di agire come desidera.
« Ultima modifica: 25 Novembre 2010, 22:08:53 pm da Juliet »
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #2 il: 25 Novembre 2010, 15:53:42 pm »
In verità però la schizofrenia non è una malattia dell'umore, è classificata come malattia del pensiero, caratterizzata da disorganizzazione del pensiero, deliri, allucinazioni, e spesso comportamento bizzarro. Sebbene non si conoscano ancora perfettamente le cause di questa malattia, esistono comunque dei farmaci che agiscono migliorando (se non proprio eliminando) i sintomi cosiddetti "positivi" della schizofrenia. Ne deriva che le persone affette da schizofrenia possono "vivere meglio".
Anch'io ho qualche dubbio "etico" al riguardo, considerando il diritto di ogni uomo di decidere liberamente per se stesso, specie quando, appunto, non arreca danno ad altri; ma nel caso specifico io opterei piuttosto per una cura della donna, dopo una diagnosi certa della malattia, perchè anche lei ha il diritto di vivere almeno meglio gli ultimi anni della sua vita. Far finta di nulla, lasciarla vivere come lei "decide" di vivere, solo perchè la sua malattia la induce a credere che non vogliano aiutarla e che stiano complottando contro di lei, è come "permettere" la sua morte o il suo deterioramento, quando invece lo si potrebbe evitare.
« Ultima modifica: 25 Novembre 2010, 16:47:41 pm da Alamuna »
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Offline Juliet

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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #3 il: 25 Novembre 2010, 22:00:12 pm »
è vero su questo sono d'accordo con te; comunque non intendevo dire che sia una malattia dell'umore; dico solo che è provato (questo almeno avevo letto e mi avevano spiegato i dottori del centro in cui facevo volontariato) che  l'umore a volte influisce sulle loro "scelte" che spesso portano a comportamenti bizzarri...ci sono persone schizofreniche che un giorno decidono di non prendere le pastiglie perchè piove e questo le mette di cattivo umore e il giorno dopo farebbero tutte le cure possibili perchè c'è il sole che le mette di buon umore...certo è che è una malattia del pensiero: persone che vedono cose che non ci sono, sentono voci che non esistono o hanno manie di persecuzione sono sicuramente affette da una malattia a livello mentale  e non umorale; ma a volte l'umore può influenzare (anche se non è determinante) le decisioni, i comportamenti eccetera...diciamo che è uno dei sintomi, assieme a "disorganizzazione del pensiero" e "deliri"...infatti, molte volte, in associazione alla schizofrenia vengono diagnosticati anche mallattie dell'umore, come ad esempio, la depressione...(anche se ciò non è la regola, ovviamente)...poi quei medici mi avevano detto che spesso la schizofrenia è stata diagnosticata in pazienti che avevano subito gravi traumi di qualsiasi genere seguiti da una depressione non curata...poi, beh, tu ora, studiando psicologia, mi saprai dire le nuove teorie! Io per quanto posso mi tengo informata, ma sai, internet non è sempre affidabile!
Comunque scusa, mi ero spiegata male... :-)
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #4 il: 25 Novembre 2010, 23:36:48 pm »
No, ma figurati! Era solo una puntualizzazione, proprio per classificare la schizofrenia come malattia del pensiero e non dell'umore, poi difatti come dici l'umore influenza eccome, difatti comunque questa malattia ha in comune con altre malattie dell'umore delle caratteristiche, specie i cosiddetti "sintomi negativi", quindi hai ben ragione a dire che l'umore influenza le loro scelte. Però di base è appunto una malattia del pensiero.
Tra l'altro, da diversi studi è risultato che anche la schizofrenia possa avere delle basi fisiologiche, questo quindi porterebbe alla possibilità di scoprire dei modi (farmacologici) anche più efficaci per combatterla o, meglio, per prevenirne i fattori di insorgenza. Beh, purtroppo non tutto ancora è chiaro, si spera sempre in nuove scoperte utili.
Comunque al di là degli studi, la psicologia ha sempre interessato anche me, quindi mi interesso a questi discorsi indipendentemente dagli studi attuali  ^_^ , figurati, ne so ancora così poco!
Questo discorso, tuttavia, è venuto fuori proprio perchè sto studiando per diversi esami che comprendono anche questi temi  ^_^ .
Juliet, grazie per i tuoi contributi, sei sempre presente.  :-)
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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #5 il: 25 Novembre 2010, 23:57:54 pm »
Speriamo che si trovino nuove cure più efficaci!!!  :-)
Comunque figurati, sono argomenti che mi interessano molto, quindi, in tutta la mia ignoranza, partecipo nei limiti delle mie capacità...  :-)
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #6 il: 26 Novembre 2010, 16:44:23 pm »
Idem!  :-)

E sinceramente spero che anche altri partecipino alla discussione. Sarei curiosa di conoscere anche altre opinioni sul quesito.

Inoltre, qui possiamo postare qualsiasi "spunto di riflessione".
 ^_^
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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #7 il: 26 Novembre 2010, 18:50:23 pm »
bene, buono a sapersi!!!  :-)
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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #8 il: 10 Dicembre 2010, 10:08:41 am »
visto che possiamo postare qualsiasi spunto di riflessione, ho pensato di postare questo articolo che mi è appena stato mandato via mail e che è di grande attualità:

La violenza tra i giovani. I valori e gli ideali delle nuove generazioni
Attoniti, sgomenti, increduli. Ecco come ci ritroviamo di fronte a fatti di cronaca che hanno per protagonisti i giovani.
Non si può far finta di niente. Bisogna interrogarsi. Perché?
Perché i giovani di oggi, quando ancora non è subentrata l’età dell’adolescenza, hanno già fatto tutte le esperienze possibili e immaginabili, spesso negative.
Cerchiamo qualcuno a cui attribuire la colpa: i genitori che non hanno tempo per i figli, i ragazzi che hanno tutto e vogliono ancora di più, la scuola che sta affondando, gli insegnanti in difficoltà di fronte a famiglie sempre più protettive.
O, più in generale, la società, dimenticandoci che “la società” siamo noi.
È l’insieme di tutti: genitori, figli, scuole, insegnanti.
Come arrivano i nostri ragazzi a compiere certi atti? Come possono pensare che, per citare un fatto di cronaca recente, dare fuoco a un clochard sia un divertimento?
Abbiamo perso del tutto i valori morali? O non abbiamo più voglia di trasmetterli alle nuove generazioni perché questo richiede un impegno serio?
Abbiamo insegnato loro che hanno dei diritti, ma abbiamo fatto lo stesso con i doveri?
Certo, è molto più facile giustificare sempre le azioni dei nostri figli, difenderli quando fanno gli arroganti coi più deboli o ridere la prima volta che dicono una parolaccia o che fanno un gestaccio. È facile chiudere gli occhi.
Quali modelli diamo loro? Emergere a tutti i costi, non importa per cosa o come?
Oppure insegniamo loro che per essere uomini non basta apparire, ma è necessario crescere moralmente, anche se costa sacrificio e impegno?
Cosa possiamo fare per evitare che questi comportamenti diventino all’ordine del giorno? Come fermare questo infittirsi di cronaca nera firmata dai più giovani?
Fortunatamente non tutti i giovani sono così: molti ragazzi fanno parte di associazioni di volontariato, mettono il loro tempo a servizio dei più poveri, dei più deboli.
Lavorano sodo per costruire un mondo migliore per tutti, per evitare ingiustizie.
Ma un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Il problema è che un albero che cade depriva tutta la foresta della sua presenza.
Cosa fare per evitarlo?"
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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #9 il: 15 Dicembre 2010, 21:54:13 pm »
La colpa non è solo dei genitori, perché i ragazzi non crescono solo con i genitori. Gran parte della loro vita è condotta fuori dalla famiglia. E fuori dalla famiglia, si sa, non c'è solo il bene: ci sta il male, pronto ad impadronirsi della personalità di un ragazzo non maturato, ancora malleabile, vulnerabile.
Il ruolo della famiglia è molto importante per non lasciare i ragazzi allo sbando, ma non sufficiente.
E' un problema davvero consistente, e penso io che l'insieme di scuola, famiglia, genitori, amicizie (società nella sua globalità) faccia il tutto, ma una componente importante, a mio avviso, risiede anche nell'indole, nella propria interiorità. Penso che, in fin dei conti, si possa anche crescere in un ambiente in cui non vige il bene e venir su maturi e responsabili. Molti altri, vissuti nelle famiglie più agiate, sono stati influenzati più facilmente dal male.
Non sono madre, ma suppongo che il ruolo dei genitori ad un certo punto divenga limitato: i ragazzi sono vite a sé, sono persone che crescono e formano la propria personalità, e per poterlo fare devono entrare in contatto con la realtà in cui vivono. Penso che se un ragazzo ha già di per sé un'indole forte non si lascerà influenzare facilmente dal male che lo circonda.
Tuttavia, sono d'accordo sul fatto che i valori siano andati molto a perdersi, perché probabilmente oggi si legittimano di più problematiche che prima, invece, costituivano ancora dei tabu, problemi che sono sempre esistiti, ma che oggi vengono legittimati e che non rappresentano più dei mali contro cui lottare per formare la propria personalità.
L'educazione è una gran bella realtà!
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Re: Spunti di riflessione
« Risposta #10 il: 15 Dicembre 2010, 22:06:16 pm »
sì, sono d'accordo con te..la base del problema non sta sempre e solo nella famiglia. Quest'ultima ha un ruolo fondamentale, in quanto credo che a volte un infanzia mal goduta o la mancanza di amore e della presenza di persone importanti come i genitori possa portare all'abbandono dei valori e ad un crescendo di violenza, anche se questo ovviamente NON è la regola! Come dici tu probabilmente c'è chi è più "predisposto", di indole più immatura e "cattiva", o semplicemente più influenzabile: spesso in questa società si viene spinti a fare di tutto per emergere, per stare fuori dal coro senza però ragionare; ci viene detto che se non ci si comporta in un certo modo non si può essere accettati dagli altri. Quindi si capisce bene che un ragazzo facilmente influenzabile si lascia prendere da queste cose, arrivando a fare ciò che forse non avrebbe mai nemmeno pensato. E questo forse non sempre per un'indole cattiva già presente. Basti pensare a certe pubblicità o a certi videogiochi o canzoni che fanno apparire omicidi e stupri o anche un atto "minore" come rubare, come cose comuni, belle da farsi, divertenti...Sommando TUTTI  questi fattori assieme penso si possa ottenere la risposta alla domanda "Perchè?"
« Ultima modifica: 15 Dicembre 2010, 22:17:04 pm da Juliet »
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!