Senza lasciare doni,
di vuote preghiere,
dentro gli altari d'oro,
di inutili poteri....
Sangue del mio dolore,
ombra di cieli stanchi...
Dentro quei palmi duri,
senza pietà dell'uomo,
cerchi,re sacro, di cui spine
è fatta la corona,
di perdonare il male,
che custodisce il cuore...
Che sia la festa dunque,di chi nel
suo giaciglio reca amore...
Senza pensieri puri
esprime giudizio ,il male...
Che sia la festa allora,
di chi del suo godere,
fece il paradiso,
senza pentirsi mai,dell'essere terreno...