Donasti ,acqua a dissetare gole arse,
deserti di anime,
perse in peccati creati dall'uomo,
verdi prati dove ristorare pelle,
bruciata da inferni,
e terrene miserie...
Apristi gli occhi alla tua creatura,
così insicura ,anche se partorita da stelle,
nutrita dall'infinito...
Concepisti vita.. per la più debole,
e la cullasti nel bianco ventre,
ma lei avvertì il dolore
e nel creare ,si insinuo il dubbio
che soffrire nelle carni,
dopo il piacere ,fosse giusta punizione...
Ma io credo ,dal dono di esserti figlia
che nulla di ciò sia vero...
Come nulla è stolto nella bellezza,
che sfiorirà negli anni,come il
più bello e prezioso dei fiori...
E si aprirono ,i cieli,e si avvertì ,la verità,era
solo anima ,con i suoi conflitti,il suo dolore
ed il suo amore,
era solo l'eterna richezza che dimora nei desideri
e nelle emozioni,
era solo ...Ciò che resta di Dio...