prima la televisione, poi il computer, infine sms e chat.
aggradita dai nuovi alfabeti la scrittura mano a mano scompare.
indugiare con una penna su un foglio è un gesto in via d'estinzione.
un articolo sul quotidiano inglese "the guardian" riferisce una notizia che stupisce e spaventa: ovvero la sempre maggiore incapacità (diffusa tra i giovani) di scrivere a mano.
la perdita dell'uso della scrittura sia come abilità manuale, che come capacità di saper organizzare i propri pensieri. facciamo compiti spingendo i tasti del computer, scriviamo e-mail e non più lettere, i testi e i dettati non interessano più alle nuove generazioni.
così ogni giorno regrediamo e trasformiamo i nostri pensieri.
c'è un nuovo modo di scrivere semplificato caratterizzato da sms e chate se il linguaggio rispecchia la complessità dei pensieri, sembra che noi ragazzi non abbiamo più bisogno di pensieri complessi
la scrittura non è solo un esrecizio manuale, ma un modo per riflettere, strutturare pensieri e imparare cose nuove.
smettendo di scrivere si perderebbero questi esercizi fondamentali alla mente.
gli unici ormai a usare carta e penna sono i bambini delle elementari e a volte quelli delle medie.
ma a scuola è richiesta sempre meno maestria nello scrivere.
gli insegnanti tendono a non fare più dettati e temi con argomento predefinito, in compenso c'è più libertà di esprimersi, meno vincoli.
perdere la capacità di scrittura preoccupa anche per un altro motivo: c'è il rischio che si delinei una nuova società, dove la capacità di scrivere e di leggere diventerà il privilegio di pochi fortunati.
anche io sto battendo a computer, ma vi posso assicurare che grazie ai professori, con tutti i compiti che ci danno che vanno scritti rigorosamente a mano, non sto regredendo.
stefania p.
che ne pensate? siete d'accordo?