Il tunnel dell'anoressia è brutto. Ognuno lo intraprende per motivi diversi. Beh io vi dico, e solo ora me ne rendo conto a pieno, che stavo per imboccare questo tunnel. Si, sembrerà strano, ma è così. E quasi nessuno lo sapeva o lo sospettava.
La prima volta è stata due o tre anni fa. E' iniziata per un litigio con mia madre. Non ricordo nemmeno per cosa. Ricordo che era per capriccio. Ma non ricordo cosa volevo. Per protesta iniziai a non mangiare quello che cucinava lei: pranzo, cena... Non mangiavo quasi nulla praticamente. Mangiavo le mele, si, di mele ne mangiavo tante. All'inizio anche cinque o sei al giorno. E mangiavo anche la pizza che compravo a scuola. Poi inizai a mangiare solo mele, da cinque divennero quattro, tre, due. Arrivai a mangiare una sola mela al giorno. I miei erano contenti che mangiassi più frutta anche se non mangiavo quasi nulla. Non avevano molto chiara la situazione perchè, in un modo o nell'altro, riuscivo a gestirla al meglio: con una scusa qualsiasi li evitavo ai pasti ("Ho mangiato prima", "Non ho fame", "Non mi va"... ). Non ottenni ciò che volevo. Nessuno comprò nulla per me. In compenso regalarono un libro a mia sorella intitolato "Una sorella troppo bella". Io lo lessi, una ragazza iniziava a non mangiare più perchè desiderosa di attenzioni. Capii in che situazione stavo per andare a ficcarmi. E capii che non valeva la pena rovinarsi la vita per un capriccio. Iniziai a mangiare di più, a mangiare come prima. Nessuno si accorse di nulla.
Le altre due sono più recenti. Una non ricordo perchè è iniziata. E' durata poco però, è stato un fuoco di paglia.
L'ultima è stata la più tragica. E' stata quest'estate, mentre facevo il baby village. Avevo litigato con un mio amico, pensavo fosse tutto finito. Mi si era chiuso lo stomaco. L'unica fonte di energia erano i bibitoni di integratori che mandavo giù a fiumi. E le mele. Due o tre a settimana. Questa volta tutti hanno notato qualcosa: i miei pensavano che la stanchezza e gli svenimenti fossero legati allo stress e alla pressione bassa. E mi rimproveravano di essere troppo impegnata. Mia cugina Sara fu l'unica a capire bene la situazione perchè dissi a lei quello che era successo, dissi a lei della litigata. Fu lei a portarmi infinite volte in ospedale, senza dire nulla ai miei ovviamente. In quel periodo ero sempre con gli altri animatori e anche loro intuirono qualcosa e fecero di tutto per me, per farmi mangiare, per aiutarmi. Vedevo i loro sforzi ma non volevo che mi aiutassero. Permisi solo a uno di loro di entrare di più nella mia vita ma a lui non raccontai nulla, non volevo dirlo a nessuno, a lui in particolare. E fu lui ad aiutarmi più di tutti. Lui e mia cugina. Poi chirarii con l'altra persona e lo dissi a Sara. Ero felice, è ovvio, ma non ripresi a mangiare. Lei se ne accorse, nonostante le mie bugie. E piano piano cercò di farmi capire, mi tolse quegli occhiali che portavo e che mi impedivano di vedere la verità: ero sulla linea di confine tra l'anoressia e la salute. Anzi forse ero un po' più verso la prima. Mi fece capire, indirettamente, tutto ciò che avrei pian piano perduto, le persone che mi avrebbero abbandonata. Mi fece capire che questo, come l'altro, era solo un capriccio. Lei me lo faceva capiure in teoria, l'animatore con lòa pratica: mi faceva capire cosa satavo perdendo, le belle emozioni, la felicità, le stelle... Capii e pian piano ne uscii. Ancora adesso non so se ne sono uscita del tutto. Non è facile perchè devi lottare contro te stessa, con tutte le tue forze. Devi avere una volontà ferrea. Non è facile perchè la volontà potrebbe scontrarsi con l'orgoglio e ti senti stretto in una morsa durissima. Ma bisogna essere forti, bisogna capire ciò che sta succedendo. E bisogna amare la vita.
Ragazzi non avevo mai raccontato a nessuno questa parte di me. Nessuno tranne voi sa di queste piccole parentesi. o meglio nessuno sa da mie parole, perchè forse qualcuno aveva intuito la situazione. Mi sento benme adesso. Mi sento più leggera.
