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Autore Topic: Il computer per comunicare in una società sempre isolata.  (Letto 3537 volte)

Offline Black_Rider

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« il: 31 Agosto 2007, 14:36:07 pm »
Io faccio ing. informatica, sono un perito tecnico informatico per cui diciamo che vivo nei computer :D purtroppo è uno strumento che amo e che odio allo stesso tempo. Fonte dei miei redditi ma anche fonte di tutti i miei problemi. Purtroppo spesso non si può considerare come "uno strumento per socializzare" perchè dietro ogni schermo c'è una persona con tante maschere, e il non avere la possibilità di guardare negli occhi quella persona può solo portare a sentirsi ancora più isolati in quanto "non consapevoli" della propria identità che c'è dietro allo schermo.
In altre parole, dietro ogni pagina web si può essere una persona diversa, e purtroppo questo porta ad una maggiore frammentazione dell'io. Indubbiamente è uno strumento che fa socializzare almeno un po' ma spesso lo scrivere o il parlare ad un pannello di plastica con dietro cristalli eccitati elettricamente è molto diverso dal parlare a tu per tu con una persona.

Offline Joe McFly

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #1 il: 1 Settembre 2007, 19:58:25 pm »
Sono d'accordo e in disaccordo con quello che ha detto Black Rider...
Il pc non è certo il modo migliore per socializzare e conoscere gente: si può fare, ma è più genuino e salutare il "vecchio" contatto personale. Capita, però, che molte persone (non parlo a titolo personale), non riescono a socializzare, forse perchè non si conformano, forse perchè più piccoli, etc. Ecco che il computer, a differenza delle credenze popolari, è un ottimo modo per socializzare, senza "frammentare il proprio io", anzi mostrando il "vero io"!
Sarò anche un romanticone, ma mi piace pensare alle persone che dialogano e socializzano con il pc (che chiameremo "chatter") come anime, cioè persone che abbandonano il loro aspetto fisico per calarsi in un mondo diverso e, per questo, non daranno nemmeno importanza all'aspetto altrui.
- In che senso? - Nel senso che spesso la colpa di una mancata socializzazione è nell'aspetto fisico: se non sei alla moda, se non sei cool, se non vesti e agisci come dicono gli altri, nn avrai alcun contatto con altre persone. Tu non vieni ascoltato, non ti danno nemmeno l'opportunità di esprimere le tue idee perchè non sei come loro. In internet, invece, non devi preoccuparti dell'aspetto fisico, perchè non si nota; gli altri ascolteranno ciò che hai da dire, perchè altro non possono fare; ecco che vieni accettato per ciò che sei e non per ciò che appari. Ecco che, diversamente da come si crede, in internet esprimi il tuo vero io senza preoccuparti di giudizi o di falsare ciò che dici per poter piacere. E se capita una figuraccia, non hai problemi: nessuno ti conosce!  ^_^
I chatter sono anime che viaggiano senza immagine e si cercano, fino ad incontrarsi e, quando capita, nessuno desidera vedere l'aspetto altrui perchè è della sua anima, la cosa più vera in questo mondo, che si è "innamorato"!

Ripeto: potrò apparire ai vostri occhi un romanticone ed un immaturo, ma mi piace pensare al pc (e ad internet) in questi termini...
Buona "chatterizzazione" a tutti!  ;) =)
Cosa c’è da dire sul bisogno di morire?
Hai detto qualcosina che gironzolava nella testolina
e, in fondo, non sei cambiato quando il mondo se n’è andato.
C’è soltanto da ribadire che non tutto deve finire
e rimane da  scommettere
che la vita è anime da mietere.[

Offline sassi1960

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #2 il: 2 Settembre 2007, 00:49:45 am »
salve a tutti spero abbiate trascorso piacevoli vacanze sono iscritta al forum da un pò di tempo ma difficilmente scrivo , leggo sopratutto ma su questo argomento avrei qualcosa da dire. Sono daccordo con Black Rider,la vecchia e sana socializzazione sta morendo , la vita frenetica di tutti i giorni ci porta ad isolarci sempre di più e quando hai quei 5 minuti di tempo ti piazzi davanti ad un monitor cercando un po di compagnia, sperando di trovare qualcuno con cui hai affinità per scambiare idee opinioni ed altro, perchè fuori dalla tua casa non trovi più persone disposte a chiacchierare davanti ad un bel caffè.Per te Mc Fly  invece anche le figuracce servono a far crescere e molto spesso non si è mai veramente se stessi specialmente quando nessuno ti conosce anzi riflettendoci da ognuno di noi esce fuori in queste occasioni la persona che non vogliamo che chi ci conosce sappia comunque mi rivolgo a tutti i giovani lasciate il compiuter ed internet solo per alimentare le vostre conoscenze ed andate fuori a conoscere il mondo ogni giorno c'è sempre un'aurora che vi stupirà quella certo non sorgerà mai da un monitor  =)

Offline Young dreamer

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #3 il: 2 Settembre 2007, 16:27:23 pm »
La mia opinione...è un po' una spruzzata di tutte le vostre... ^_^
Sono d'accordo con Black per il rischio di conoscere un personaggio e non una persona,ma posso affermare con pieno orgoglio  :-d di essere immatura e speranzosa tanto quanto Joe,che credo nella sincerità di chi c'è dietro al monitor perchè...scrivere le proprie sensazione o emozioni è spesso molto più facile che esprimerle a voce faccia a faccia...anche se il brivido della realtà non ha prezzo,in fondo come dice sassi:
Citazione
andate fuori a conoscere il mondo ogni giorno c'è sempre un'aurora che vi stupirà quella certo non sorgerà mai da un monitor 
;)
« Ultima modifica: 2 Settembre 2007, 16:30:43 pm da Young dreamer »
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline Black_Rider

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #4 il: 3 Settembre 2007, 10:18:46 am »
Con la vecchia "socializzazione" tra persone fisiche, anche dall'aspetto può nascere qualcosa di più che una semplice amicizia... cosa che solitamente con internet e con i computer è un po' difficle da raggiungere. Io mi sono rassegnato ormai solo al "conoscere delle persone" che stanno dietro ad un monitor. Non mi illudo più che possa nascere qualcosa, cosa che invece ritengo molto importante.Spesso internet collega persone diverse da tutta italia e il massimo che si può raggiungere avendo un rapporto in rete è una profonda amicizia e magari qualche incontro.

Tuttavia più che impuntarmi su come vada il mondo oggi su internet, perchè vedo che bene o male la pensiamo nello stesso modo tutti quanti vi proporrei di scrivere cosa ne pensate riguardo all'isolamento della società: oggi con PS2,3,4,5 , Xbox a 720°, nintendo reality etc etc io vedo sempre più (bambini per lo più) che si piazzano davanti a queste console e amen. Credo che questa sia davvero una brutta piega: le console che diventano sempre più simili alla realtà fino alla sua quasi totale sostituzione.

Offline kant.51

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #5 il: 3 Settembre 2007, 10:31:21 am »
 Sono d'accordo, Black, sui bimbi isolati davanti a questi benedettissimi giochi...
Per il computer...per me è stata una scoperta, un'integrazione alle relazioni già esistenti nella mia vita. Dici: al massimo possono nascere amicizie o profonde intese...ti sembra poco? A me no, ho conosciuto persone splendide su questo forum e avrei perso tanto se non mi fossi affacciata su questo mondo. Inoltre conosco gente che si è conosciuta, innamorata e legata grazie al pc...mai dire mai!
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline sassi1960

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #6 il: 3 Settembre 2007, 23:29:58 pm »
Ciao sem, mi dispiace non sono d'accordo con te. La rassegnazione parola difficile da descrivere  ed assume significato diverso rispetto all'argomento che tratti. Può voler dire codardia, incompetenza, ignoranza, incapacità ma in certi casi c'è solo un unico e solo significato: rassegnazione, abituarsi all'idea che le cose debbano andare così, lasciando che tutte le tue conoscenze vadano a farsi benedire. Ma una vera e propria lezione su questo argomento potrebbe darcela mia figlia,che la parola rassegnazione non è presente nel suo vocabolario.
Per quanto riguarda i ragazzi, che dire , non so se siamo tutti impazziti  ma vedo in giro un gran menefreghismo da parte dei genitori, attenzione è un mio pensiero e non mi sento giudice , è solo constatazione della realtà che vivo avendo una figlia adolescente diversamente abile, che si trova  a dover lei rincorrere i cosiddetti amici, se così possiamo chiamarli, che usano computer, giochi telefonini per sentirsi sempre più trend (si dice così?). Scusami, penso che questo argomento come dicevi deve essere approfondito in altra sede o topic, questo è il termine giusto? Mi aiutate con questi termini  da forum,sono novellina ed anche per me è stata una grande scoperta. Se non fosse stato per Battisti non avrei forse mai avuto la curiosità di andare a vedere il sito, che poi era quello che cercavo.
« Ultima modifica: 4 Settembre 2007, 19:37:48 pm da Manfry »

Offline kant.51

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #7 il: 3 Settembre 2007, 23:58:55 pm »
Sassi, come sempre le macchine sono macchine: dipende da noi usarle o farci usare...il discorso dei figli è delicato, anche io ne ho e non è stato facile gestire tv, play station e computer...sicuramente tu sei in una situazione delicata, comunque i ragazzi hanno sempre avuto delle "mode"e non è facile far capire loro che si è trendy anche se non si ha tutto ...l'esempio di noi genitori conta molto più delle parole, nella mia vita è servito almeno, ora sono problemi superati...ce ne sono altri...
Con solidarietà e simpatia. Kant.
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Offline Manfry

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Il computer per comunicare in una società sempre isolata.
« Risposta #8 il: 4 Settembre 2007, 19:58:59 pm »
Mi sento tirato in causa... hehehe
No, comunque a parte gli scherzi, non stiamo qui a guardare i dettagli... in ogni caso avete scritto giusto, almeno per quanto ho potuto leggere... purtroppo per noi studenti... settembre non è un bel periodo... quindi mi limito a leggere e dove possibile a rispondere.

Da quello che ho potuto leggere, che chi il PC lo conosce nelle sue varie forme e chi ne conosce in alcune.
Con questo non voglio in alcun modo criticare od offendere nessuno, in ogni caso i giovani sono più portati e stimolati ad approfondire l'oggetto.

Condivido il pensiero che la società è sempre più isolata, penso per la frenesia.
Ognuno di noi ha i suoi impegni giornalieri e spesso i buchi del tempo libero non si sovrappongono a quelli delle persone a cui siamo legati.
Ecco che relazionarsi in tranquillità è difficile.
Il Pc invece permette di abbattere questi problemi, almeno buona parte di essi.
Si creano gruppi d'incontro come possono essere chat, messenger o anche forum, come il nostro.
Quando abbiamo un attimo di pausa, e non necessariamente del tempo libero, passiamo, un po' per curiosità, per vedere qualcosa di nuovo, vedere chi c'è, un po' per restare uniti, un po' per scambiarsi qualche parola.
Ecco che si abbatte il problema del tempo libero, in quanto si può restare in contatto anche mentre si fanno altre cose, si lavora, si naviga, si ascolta musica.
Ecco che l'incontro è qualcosa che perde di valore ma allo stesso tempo diviene più facile e senza vincoli.
Ci si relaziona con persone sconosciute, a volte non ci interessa vedere con chi stiamo parlando... l'importante è trovare qualcuno che ci ascolti, parli con noi.
Certo, si perde molto rispetto alle relazioni vere... le sensazioni sono o compresse o espanse, non c'è la possibilità di ascoltarsi, vedersi, scambiarsi gesti.... ma allo stesso tempo apre una serie di interessanti sbocchi.
Pensiamo a chi ha qualche difficoltà a relazionarsi, o a chi ha problemi vari... spesso è più facile aprirsi verso gente sconosciuta rispetto a coloro che conoscono veramente.
Ed io ho avuto la fortuna/sfortuna di viverlo... ma di questo se ne parlerà eventualmente più in la...
Comunque non si può vivere solo di questo... è necessario uscire, e vivere la propria vita, e relazionarsi con gli altri... nel mondo "reale".
MANFRY

Non esistono né pregi né difetti, ma solo caratteristiche che ci rendono unici.