allora... vi espongo tutto il mio problema...
dopo aver litigato con la mia migliore amica, mi sono avvicinato moltissimo ad 1 altra ragazza, con cui avevo un rapporto di amicizia molto forte (questa ragazza chiamamola M.)..
questa ragazza era sola, così ha avuto un periodo di "scambio di ragazzi", in somma si frequentava con uno, poi, dopo due giorni lo lasciava e usciva con un altro, e così via...
poi si è "interessata" a un mio compagno (D.)..
appen me lo disse io mi accorsi che lei non poteva andare avanti così, tipo facendo la pt (permettetemelo di scrivere), e poi comunque il ragazzo lo ritenevo uno serio...
quindi mi sono impuntato e impegnato nel fargli avere una bella storia seria..
iniziarono i "primi litigi" tra i due, fatidici in una storia..
ogni volta (ben tre volte) andavo prima da una, poi dall'altro per fargli fare pace, e piano piano le cose andavano sempre meglio...
M. mi confessò molte volte che qualcuno ci provava con lei, e che lei "si stava", perciò intervenivo io facendomi vedere con lei e "magicamente" questi sparivano (bambini

)..
un giorno M. e D. litigarono in malo modo e lei (grande stro**a) mi venne prima dare i bacetti a me lasciando il suo fida in disparte. questo mi chiamò figlio di pt, lo stesso giorno.. e lo stesso giorno lo prelevai dal locale, me lo portai fuori e gli chiesi cosa gli passava per il cervello in quel momento...
mi spiegò che "qualcuno"(Do.) gli ha detto che io volevo provarci con la sua fida (M.), la mia migliore amica...
pace fatta, iniziai a guardare con sospetto Do., come normale pensare..
quindi un giorno alla stazione, mentre aspettavamo il pullman, M. mi disse che voleva parlarmi di qualche problema col suo ragazzo, per qualche consiglio; ma essendoci anche Do. preferii portarmela a fare una passeggiata nella villa per parlare meglio...
qualche giorno dopo io e D. bevemmo (alzando il gomito) insieme, e lui mi disse che DOVEVA andare dalla sua ragazza..
dopo molissimi e ripetuti no (perchè sicuramente lei ci sarebbe rimasta male) mi convisse ad accompagnarlo, anche perchè non potevo lasciare che litigassero..
lo accompagnai con lo scooter
andammo sulla fontana (luogo "molto appartato" eh..) e lui scese e io aspettai che andasse tutto bene..
appena ero propenso ad accendere lo scooter e andare al compleanno che mi aspettava, sentii M. piangere e D. urlare..
scesi e corsi da loro..
D. minacciava di suicidarsi, di farsi nelle vene e ca22ate varie.. e M. piangeva a dirotto..
iniziammo a parlare, poi (visto che lui non capiva e io mi ingrippavo) ad urlare..
più vedevo lei piangere più mi ingrippavo, fin quando ad un certo punto misi la testa di D. sotto la fontana e gli dissi "se vuoi morire, morirai per mano mia"..
poi mi abbracciava, piangeva lo consolavo.. lo allontanai dalla sua ragazza e parlammo un pò fin quando non svenì tra le mie braccia (problemi di cuore)..
intanto qualcuno ha avvertito la compagnia di D. che ci stavamo picchiando (quando invece "parlavamo in modo più colorito").
mentre io gli stavo lavando la faccia per farlo riprendere, arrivò il cugino, un suo compagno, uno che non c'entrava un "niente" nella storia e Do.
a questo punto il cugino, il compagnio e quell'altro se la presero con me, D. era sparito e Do. stava con M. su una panchina; quindi a quel punto il quadro era chiaro, Do. voleva farmi litigare con D. e M. per mettersi in mezzo.
dopo aver risolto senza aver fatto a mazzate, M. non mi parlava più, disse a un'amica che voleva prendere le distanze da me, e io naturalmente non capivo il perchè..
con D. invece tutto bene, ogni tanto mi abbracciava, diceva che per lui io ero come un fratello e che era tutta colpa di Do.
a questo punto mi allontanai moltissimo da Do. anche se era un compagno..
dopo qualche mese M. tornò da me dicendo che "aveva capito e che aveva sbagliato", parlandoci meglio scoprii che D. le disse che se lui non c'era quella era, io ci avrei provato con M...
a questo punto corsi al club (locale che frequentiamo) e lo prelevai portandomelo in una strettoia.
Lì iniziammo a parlare civilmente, poi sempre di meno fin quando lui mi disse "fatti da parte" e io gli risposi "tu non meriti nemmeno di essere sputato in faccia da me"..
poi grazie a mio fratello abbiamo fatto pace..
passaronno i mesi, M. mi lasciava sempre di più male (una volta le chiesi nel pullman di sedermi al lato suo, lei si alzò, mi fece sedere e rimase lei in piedi, difronte a me, con un posto libero al mio lato, quasi fossi discriminato...) fin quando in questi giorni mi tolse anche il saluto.
a questo punto non avevo niente da perdere, e andai da Do. a chiedere cosa gli passava in testa quando si permise di dire falsità sul mio conto..
lui non ne sapeva niente e mi disse che era la seconda volta che lo faceva a lui.. e le prove ci sono..
quindi ieri sera chiamai prima Do. poi dalla casa dove si vedeva tutta la compagnia ho chiamato D. per metterli faccia a faccia
lo ammetto, avevo bevuto..
iniziammo a urlare nella strettoia sotto la casa, lui mi minacciò anche se io toccavo la sua ragazza e io di contraccolpo gli risposi che me ne fregavo della loro relazione, anzi ero propenso che loro stessero insieme e felici..
lui andò a prendere la sua ragazza e ci chiudemmo in una cameretta a parlare io, D. e M...
i compagni di D. mi dissero che era il tipo che negava davanti l'evidenza, e parlando lo fece..
mi disse che nessuno mi prenderva per i fondelli e che lui era stato sincero..
insomma per colpa di questo che va a dire ca22ate sul mio conto ho litigato con una ottantina di persone, quindi volevo il nome di questo..
D. mi disse che era stato Do. davanti a lui.. e naturalmente Do. ha detto che non era vero...
quindi poi alla fine ho litigato con D. e M. e non so più a chi credere... Do. sarà sincero? mah...
questo è il mio ingrippo... come mi dovrei comportare a questo punto????