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Autore Topic: quanto deve contare il lavoro nella vita?  (Letto 11067 volte)

Offline kant.51

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quanto deve contare il lavoro nella vita?
« il: 29 Aprile 2008, 16:20:05 pm »
C'è una misura giusta nel lavoro? Quanto deve contare nella nostra vita? Deve essere la cosa principale? O bisogna anteporre affetti, libertà, tempo per sè e le persone care? O è uno dei pochi mezzi per sentirsi veramente individui sociali e realizzati?
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline nadiad

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #1 il: 2 Maggio 2008, 17:36:59 pm »
la giornata deve essere un mix di tutte le cose che tu hai elencato..... :-X

Offline volare

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #2 il: 17 Maggio 2008, 15:51:51 pm »
lavorare per poter vivere, non vivere soltanto per lavorare!!! :'(
« Ultima modifica: 19 Maggio 2008, 09:49:15 am da Manfry »
...con la fantasia puoi volare in qualsiasi dimensione...

Offline Nazareno

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #3 il: 17 Maggio 2008, 18:46:14 pm »
la giornata deve essere un mix di tutte le cose che tu hai elencato..... :-X
Quoto alla grande. La realizzazione nella vita è data dalla quantità di vittorie ottenute, non come è stato insegnato ai nativi americani (dagli europei) ma quasi!!!!!!!!!!!

P.S.
Insomma quanti scalpi hai?
"Quando pensi che a nessuno importa se sei vivo, prova a non pagare per 2 mesi le rate della macchina" ( John Belushi ).

Offline °°Jen Lindley°°

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #4 il: 18 Maggio 2008, 23:34:37 pm »

quanto deve contare?
non più delle persone che ci sono intorno...

Offline soul

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #5 il: 19 Maggio 2008, 05:35:26 am »
bisogna trovare il lavoro che più ci calza..
io sto bene col mio lavoro perchè mi permette altro e come diceva aristotele le azioni sono atte al raggiungimento del bene supremo..
mi permette di spostarmi, di cambiare abitudini..e sto notando, conoscendomi meglio, che il cambiamento è vitale per me..
e poi..
lavorare per poter vivere, non vivere soltanto per lavorare!!! :'(
sono d'accordo con te volare..
« Ultima modifica: 19 Maggio 2008, 09:49:38 am da Manfry »
vola col pensiero..non fermarti..

Offline kant.51

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #6 il: 27 Maggio 2008, 23:57:10 pm »
il lavoro prende tanto della nostra giornata e tantissimo della nostra vita.
Per questo è un bene riuscire a fare qualcosa che ci piace davvero
Quindi rivolgo un pensiero ammirato e solidale a tutti quegli eroi del quotidiano che non hanno potuto realizzare un sogno, esprimere un talento o, semplicemente, sono stati scavalcati ed estromessi da qualcuno più fortunato o più appoggiato...
Quanti di noi sognavano o sognano di fare il ragioniere al comune?
Eppure i ragionieri al comune ci sono e molti lavorano seriamente...
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Offline Eclissi

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #7 il: 28 Maggio 2008, 00:09:54 am »
grande saggezza e intelligente comprensione, kant, brava!
E rimasi per sempre seduto
sulle vaghe frontiere della tua anima.

(P. Salinas)

Offline kant.51

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #8 il: 28 Maggio 2008, 12:36:45 pm »
cara Eclissi, grazie...ho sempre pensato che sono eroi grandi e silenziosi quelli che affrontano il grigiore quotidiano con un sorriso, almeno ogni tanto, quelli che fanno il loro dovere e oltre, pur non avendo nè particolare predisposizione o amore, nè grande remunerazione economica...
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline nadiad

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #9 il: 28 Maggio 2008, 14:39:50 pm »
 ''.....   Molte gemme purissime, lucenti,
ne’ tenebrosi abissi il mare asconde;

spargono invano lor profumo ai venti

molti fiori sbocciati in erme sponde.''       

 ho ricordato questi versi di thomas grey, rivolti proprio a coloro ai quali le circostanze hanno negato di poter ''entrare'' nei propri sogni......e che comunque il lavoro non prescinde da interessi paralleli......cioe' si puo' lavorare e contemporaneamente ''guardare oltre''.....

Offline nadiad

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #10 il: 12 Giugno 2008, 12:55:21 pm »
il lavoro e' importantissimo perche' ti da' un bene assoluto, l'indipendenza. percio' i giovani devono stare attenti e formarsi un lavoro che gli piaccia davvero , perche' sul lavoro possono essere ricattabili e quindi non indipendenti...... :">

Offline De

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #11 il: 14 Settembre 2008, 14:03:42 pm »
Per quanto io ami il mio lavoro .. il mio motto è

Lavoro per vivere e non vivo per lavorare!!!

kiss
De

E' impossibile dimenticare il viso di chi ti regala un sorriso sincero…

Offline Sardinia

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #12 il: 7 Agosto 2009, 23:05:08 pm »
ho sempre amato il mio lavoro, con i suoi alti e bassi ma.... ultimamente non va per niente bene, cambio al vertice. Non più il capo tranquillo ma quello nervoso e sopratutto che offende ed io non ho più la pazienza nè l'età per sopportare queste cose..... oggi ho deciso di mollare, farò sicuramente come le scimmie, non lascerò un ramo senza averne acchiappato un altro ma devo andare. Non posso piangere tutti i giorni per il lavoro, credo sia più importante la mia salute  :s

Offline Annalisel

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #13 il: 22 Settembre 2009, 15:27:52 pm »
Mah, secondo me non esiste una risposta giusta per tutti, dipende dalle priorità del singolo individuo.

Se hai una grande passione per ciò che fai e non ti interessa farti una famiglia, il lavoro occuperà una percentuale altissima del tuo tempo e ne sarai felice.

In altri casi, invece, avrai bisogno di molto spazio da dedicare alla famiglia, ma comunque dovendo lavorare per buona parte della tua giornata, la scelta della professione conterà moltissimo per la tua felicità.

In pratica, secondo me in qualsiasi caso resta importante ponderare bene la scelta del proprio lavoro, anche se il tempo e le energie "ottimali" che vi si devono dedicare dipendono dalle propensioni e dai desideri di ciascun individuo, oltre che, purtroppo, da una questione economica.

Offline Starlight

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Re: quanto deve contare il lavoro nella vita?
« Risposta #14 il: 7 Ottobre 2009, 15:38:13 pm »
Sono d'accordo con chi ha scritto "si lavora per vivere, non si vive per lavorare".
 Riflettete: se il lavoro diventa la nostra unica ragione di vita, quando poi usciamo dalla vita lavorativa ci assale una depressione insuperabile, pensate ad esempio ad una persona che occupa una posizione di potere, magari riverita e rispettata a cui tutti fanno riferimento, si abitua all'idea di essere utile e indispensabile, poi ...... la pensione, si ritrova di colpo a non essere più considerato, si sente inutile, solo, magari non ha nemmeno una famiglia, se non si è costruito degli interessi alternativi perde la voglia di vivere.
 Altra fonte di riflessione: lo so che è scontato ma molto spesso nessuno ci pensa " nulla dura per sempre" ed è vero soprattutto in questo periodo di crisi, quante persone perdono il lavoro, quanti si ritrovano su una strada e non sanno come far tirare avanti la famiglia, allora l'importante è non perdersi d'animo e adattarsi, qualsiasi lavoro va bene, sarebbe meraviglioso se ognuno di noi potesse realizzare i suoi sogni e dedicarsi a quello per cui è più portato, però si può cercare di prendere il meglio dalla situazione in cui si vive, conosco un laureato in ingegneria che si è adattato a fare il muratore...
Conoscenza è un sentiero che ha un cuore.

La Via non è nel cielo; la Via si trova nel cuore.

Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni (Coelho)