ecco la lettera inviata da ugo dei pagani a suo padre pagano dei pagani. (notate i punti 1 e 2)
Molto magnifico signor zio padre osservantssimo.
Dopo che gionsimo qua in Hierusalem io et Alessandro vostro figlio e mio cordialissimo fratello con li altri Genthilomini nostri compagni, tra dieci ch'erarno io et Alessandro fummo eletti che andassimo a baciar la mano et far riverenza alla Maest del Re Balduino con condolerci della morte del sig. Duca Goffredo suo fratello et avendoli raggionato della nostra ferma deliberatione di havere a guardare et far sicuri tutti quelli passi per dove li fedeli Christiani veneno a visitare lo Santo Sepolchro, et che sempre da assassini infedeli molestati et che da noi gentilhomini d'honore per l'amore di Nostro Signore Ges promettemo d'osservare con voto di voler morire in ogni modo che mancare di farlo e tanto pi che molti altri dei nostri concorrono a detta difesa. Da Sua Maest fummo assai lodati et con abbracciamenti come veri figliuoli lcentiati. Onde essendo noi quasi ogni d a crudel battaglia con nemici della Santa Fede, Alessandro, essendo andato ad un aguaito con due suoi servitori e venticinque soldati se trov di tal maniera intrigato che con havere usato lo suo valore de animoso gentilhomo contro cento infedeli assassini di passo, ottenne la vittoria di tutti fandoli passare per il fil di spada. Per dei nostri morsero li due suoi servidori et cinque soldati, et Alessandro fu ferito in testa malamente che hoggi passato da questa vita con infinito mio scontento. Per considerato che se ne andato in Paradiso, resto assai consolato; stato pianto da tutti per il suo valore, in specie dalla Maest di Re Balduino; stato sepolto in un tumulo di marmo con honore grande accompagnato dal Re et infiniti Gentilhomini et soldati; mi comand all'ultimo di sua vita che scrivesse a Vostra Signoria che restasse consolato con il volere di Dio Benedecto; per, signor zio, la prego ad, havere pacienza et stia sicurissimo che l'havemo in Cielo, dove prega per tutti noi;
1)ho scritto a mio padre in Nocera
che mi faccia gratia venire a Rossano per consolare V.S. et a Madama Zia Hippolita, e a tutti nostri parenti et che tutti stiamo allegramente che Alessandro vivo in Paradiso, e che trattando che mio padre non vener le mandi questa lettera acciocch V.S. Madama Zia Hippolita vostra moglie et il signor fratello mio carissimo Anzoise, et tutti li parenti preghino Iddio per me, che se haver vita vener a starmi in Rossano per l'amore che porto a tutti. Sono restati in mio potere tre suoi vestiti et un altro di scarlato guarnito d'oro et veluto, le arme et un bellissimo cavallo che lo comper cento et diece scuti; mi sono rimasti ancora in potere ottocento et quaranta scuri d'oro contanti che li cambi da Roma. A suo tempo spero di soddisfare ogni cosa; tra questo mezzo me ne servir, et mio padre quando verr a Rossano porter tutta la moneta perch cosi l'ho scritto che soddisfacci. Mi disse ancora che V.S. non manchi de consolare alli parenti di suoi servidori perch l'hanno servuto fedelmente fino alla morte et che per amor suo V.S. non manchi di aggiutargli et massime alli loro padri et madri, se saranno vivi. Non altro Nostro Signore ce liberi da ogni male.
Da Hierusalemme a 18 ottobre MCXXX
De Vostra Signoria Figlio et Nepote Ubbidientissimo
2)Ugo dei Pagani "