Notte di luna calante-Il vento gelido sfiorava le conche glaciali, risaliva rapido pareti vertiginose,si insinuava negli anfratti delle placche che a volte, con un colpo secco, si staccavano da quelle vertigini rovinando sul fondo con rumore sordo,di ferita aperta e rimarginata. Dai bui crepacci il respiro gelido risaliva portando antiche anime inabissate nei loro meandri a rimirare le stelle e la valle che riluceva dalle sue case immerse nel buio. Un volto, appena illuminato dalla falce della luna, osservava tutto questo. Seduto sulla cresta osservava in silenzio il manto nevoso rilucente di cristalli,la sagoma delle vette vicine,la casa nella valle dove ad una finestra un volto cercava la sua presenza lassù,solitario,quelle mani forti,rugose di roccia,calde nel gelo,un'anima dolce e sofferta dei perchè ancora non risolti.