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Autore Topic: cordoglio.  (Letto 4071 volte)

Offline Marta Karen Micol

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cordoglio.
« il: 18 Settembre 2009, 01:24:27 am »
Oggi sei sodati Italiano hanno perso la vita in una missione che chiamiamo di pace, sei ragazzi come noi.
Mi chiedo, e vi chiedo, sono eroi, o stupidi? uomini per i quali i valori di patria e libertà contano più di tutto il resto, o uomini che partono con la consapevolezza di poter vincere o perdere tutto?
Vi dico la verità. La notizia mi ha colpito tantissimo, mi ha laciato un vuoto dentro.
Mi fa riflettere, su ragazzi che per questo paese accetano di morire, e che da loro dovremmo imparare e insegnare alle generazioni future che il patriottismo reale è ben diverso da quello sportivo, da quello che si ricorda nelle partite di calcio.
O questo è solo moralismo spicciolo?
Esprimiamoci..
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


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Offline brezza

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Re: cordoglio.
« Risposta #1 il: 18 Settembre 2009, 02:08:32 am »
Non è "Moralismo deleterio" come purtroppo sta dilagando e ancor più si cerca di far dilagare da parte dei soliti "speculatori", è senso di appartenenza, di amor patrio, di riconoscersi (in questo caso) in un popolo che è stato faro di democrazia e libertà per tutto il mondo da oltre duemila anni.  E' evidente però che queste cose non si possono insegnare, o una persona le sente dentro di se o potrebbe essere "un qualsiasi" e ahimè, di questi, la nostra amata terra è stata ed è calpestata indegnosamente in abbondanza.  ONORE quindi a questi nostri figli e alle famiglie che li hanno generati.

Offline kant.51

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Re: cordoglio.
« Risposta #2 il: 18 Settembre 2009, 09:37:20 am »

Un pensiero di rispetto,  condivisione del dolore.
Come al solito, ci sono troppe parole in giro, mi fanno passare la voglia di aggiungerne.
E' inutile dirlo in altro modo: questa è la guerra, non cambierà mai il suo volto di sciacallo pronto a divorare cuori e vite.
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline Young dreamer

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Re: cordoglio.
« Risposta #3 il: 18 Settembre 2009, 21:42:23 pm »
Mi aggiungo anch'io alla solidarietà e il rispetto per l'intenso dolore che ha colpito le famiglie di questi uomini valorosi, e con immensa rabbia per questa squallida guerra (squallida come ogni guerra,è insito nella natura della guerra lo squallore) che sta solo mietendo vittime senza portare a nulla...mi dispiace tantissimo.
Però con questo attentato mi tornano delle domande,e dal momento che voi avete anche ripreso l'argomento con i vostri commenti...beh,sento il bisogno di parlarne.Perdonate probabilmente una sfilza di parole ignoranti e forse pure scandalose per qualcuno che ha forte in se questo sentimento,ma...Il fatto è che non so più che pensare del patriottismo.A cosa porta?Io ormai non riesco a ricondurlo ad altro che a dolore.Certo,il patriottismo è amore per il proprio Paese,per la propria cultura,è l'Orgoglio di riconoscersi in un popolo...ed è bellissimo.Nonostante ciò,i peggiori conflitti si scatenano,oltre che per religione,anche per questo sentimento "patriottico".E così "si è sacrificato per la Patria" mi ricorda un po' "è morto in nome del suo Dio",guerra santa,guerra per la Patria...è pur sempre solo guerra.Sempre una questione di differenze che invece di unire e scambiarsi fra loro le proprie ricchezze,dividono.Io,lo ammetto,quand'è di questi casi,anche circa l'attentato,non riesco a sentire questo sentimento e affermare "Onore a questi compatrioti" ma solo "Onore a qusti uomini"...sarà perchè sento un forte d'altra parte cosmopolitismo,ma non riesco più a capire,a trovare,il valore positivo del patriottismo...sono solo confusa,oltre che addolorata...Perciò chiedo a voi,se possibile, di spiegarmelo... :">
« Ultima modifica: 18 Settembre 2009, 21:49:47 pm da Young dreamer »
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/

Offline Marta Karen Micol

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Re: cordoglio.
« Risposta #4 il: 18 Settembre 2009, 22:52:02 pm »
Io credo profondamente nel patriottismo come valore da conservare, o forse riscoprire, non in opposizione al cosmopolitismo, ma semplicemente come un motivazione a fare meglio, a impegnarci per ottenere il meglio. Ti faccio un esempio, un patriota, è qualcuno che decide di donarsi al suo Stato e per esso è disposto a morire,( perchè è logico che chi va in guerra, al di là dello stipendio alto e "tentatore", sa che rischia la vita) perchè in esso crede, crede nelle possibilità che il suo stato gli dà e che negli altri non vede(ad es la possibilità di crearsi un proprio futuro, la libertà) e è (o dovebbe essere) uno di quelli he si impegna con i fatti e non semplicemente a parole se le cose iniziano ad andar male. Mi spiego, se credi nello Stato, non accetti che il primo tizio che passa ti dica cosa pensare e cosa fare, perchè devi decidere con la tua testa e rendere conto alla tua coscienza.
Te la sposto sul personale, io voglio andare a fare il carabiniere con la consapevolezza di poter credere in quello che faccio, nelle leggi che mi rappresentano, ed è per questo che mi vengono le crisi di coscienza, perchè non sempre stimo abbastanza questo posto e la gente, non abbastanza da accettare di morire per loro. Ed è per questo che ancor di più ammiro chi crede fermamente nella nostra storia e nei nostri valori, più di me.
”Albert Camus once wrote, ‘Blessed are the hearts that can bend. They shall never be broken.’ But I wonder, if there’s no breaking, then there’s no healing, and if there’s no healing, then there’s no learning. And if there’s no learning, then there’s no struggle. But struggle is a part of life. So must all hearts be broken?”


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Offline brezza

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Re: cordoglio.
« Risposta #5 il: 19 Settembre 2009, 00:57:43 am »
Cercherò in qualche modo, aggiungendo a quanto detto innanzi, il mio pensiero sul patriottismo, sperando che qualcosa serva a quanto hai richiesto.  Patriottismo è il senso di appartenenza alla tua terra, alla gente che vi abita e che condivide con te la sua storia, i suoi usi e consumi e le tue credenze.  E' ovvio che questo senso è riferito alla gente in senso positivo e non alla pletora di ignoranti di vario genere che sfruttano questo "senso" a proprio vantaggio.   Qui si potrebbe aprire un discorso variegato e molto triste per cui mi limito a quanto scritto sopra.  Se vogliamo aprire la mente a tutto tondo dovremmo dire che questo pensiero in effetti è superato in quanto tutti siamo "umanità" per cui questo pensiero dovrebbe essere rivolto in senso planetario.   Non metto dubbio che esso è appannaggio di pochi ma a ben vedere essendo tutti "uomini" dovremmo accettare in ugual misura tutte le diversità e modi di pensare di questa eterogenea umanità ed è qui che nascono i problemi dai quali scaturiscono guerre di vario genere molto ben alimentate dagli individui descritti in apertura.  Nel caso specifico dell'Afganistan ma non molto diverso per parecchi stati del terzo mondo, vi sono due occasioni di riflessione.   La prima è di natura economica in quanto questo paese è ricco di materie prime di alto contenuto energetico e qualitativo e la seconda è la coltivazione della droga che con poca spesa permette altissimi guadagni in tutta la trafila che va dalla produzione alla vendita.   Se invece di imbracciare il fucile i suoi cittadini si impegnassero un pò di più a far valere le loro risorse pagando ovviamente il dovuto prezzo (da noi pagato in centinaia di anni) per un giusto progresso le cose cambierebbero nel giro di un tempo a medio termine.  Chi quindi ha interesse a far si che questo non accada?   In primis proprio ai loro capi che sotto mentite spoglie e idee cercano di arricchirsi in modo indebito.  In secundis a tutte quelle nazioni che attraverso allo sfruttamento di queste risorse, pagando prezzi irrisori o quasi hanno tutte le intenzioni a far sì che la situazione continui a essere belligerante affinchè nessuno possa impadronirsi in modo lecito delle stesse.   Ora tu mi dirai cosa centri tutto questo con il patriottismo.   Anche loro e a loro modo (gli afgani) amano la loro terra e le loro tradizioni, peccato che per vivere ammazzino con la droga milioni di persone che con loro non hanno nulla a che fare.   Ecco quindi che alcune nazioni si impegnano a cercare di impedire questo dando aiuto materiale in vario modo tale da far comprendere a loro che determinati modi di pensare e agire non sono la quintessenza di essere uomini.   Qui mi fermo altrimenti nascerebbero discussioni a non finire ma penso che se tu rifletterai su quanto scritto, forse vi troverai spunto per capire meglio quanto tu hai chiesto.