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Autore Topic: Tornatevene a casa vostra.  (Letto 16294 volte)

Offline Young dreamer

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Tornatevene a casa vostra.
« il: 12 Aprile 2011, 23:37:44 pm »
Il titolo del topic è una provocazione.
"Tornatevene a casa vostra" non è che uno dei luoghi comuni che ultimamente si sentono pronunciare da persone prive di alcuna sensibilità contro i poveracci che sbarcano sulle nostre coste .
Io non so più che pensare.Non ho soluzioni,non ho le competenze tali da poter dire come è giusto muoversi e agire,conosco solo quello che sento dentro ogni volta che vedo al tg o leggo di centinaia di vite spezzate insieme alla barca che li portava verso la speranza,so solo quello che sento quando vedo quei volti dalla carnagione scura,emaciati,provati,deformarsi per la disperazione e l'incredulità davanti ai rimpatri,quando vedo le loro lacrime e sento le loro suppliche in un italiano stentato,conosco solo quello che provo quando vedo i volontari sorridere e scherzare insieme a loro nelle tendopoli,o la serietà dei loro sguardi nel momento in cui vengono intervistati da un giornalista.Sono stanca,per tutte quelle lacrime che vengono ignorate,perchè non riesco a concepire come si possa rimpatriare gente che ha investito tutti i propri risparmi per fuggire dal dolore,non riesco a credere che non ci sia altra soluzione,che non ci siano alternative ai rimpatri forzati in un luogo in cui non è possibile al momento ricostruirsi una vita dignitosa,che non ci siano alternative alla guerra e ai bombardamenti,sono delusa da un'Europa piena di parole ma vuota di fatti,sono orgogliosa della pazienza e dell'accoglienza dimostrata dagli italiani che si sono offerti di prestare il proprio aiuto,il proprio tempo,i propri spazi...ma sta di fatto che ogni volta che guardo il telegiornale arriva una nuova ondata di amarezza e impotenza,e poi la rabbia verso chi sembra fregarsene altamente della sofferenza se è di un altro colore.Ma se  al posto loro ci fossimo noi?
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
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Offline shark

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #1 il: 13 Aprile 2011, 16:14:49 pm »
Ciao young dreamer
Sono molto contento di aver letto quello che hai scritto a proposito dell immigrazione, perchè questo è un argomento a me molto caro: la mia migliore amica, faith (che credo di aver nominato già in alcuni topic) è extracommunitaria. è marocchina, e da piccola sua mamma senza un soldo è venuta in italia, e nel nostro paese oltre a dover imparare la lingua ha dovuto imparare a sopravvivere da sola.

Lei ora è cresciuta, e sua madre si accanisce contro di lei per motivi che preferirei tenere per me, a scuola la trattano male (qualcuno semplicemente per puro razzismo credo) mentre invece lei è una persona fantastica e non merita tutto questo.

Grazie a questa amicizia sono vicino non solo agli extracommunitari, ma anche alle persone con una vita difficile in generale (anche la mia non è delle più facili dato che il prossimo anno devo andarmene di casa e trovare il modo di mantenermi da solo, a soli 18 anni).

Mi fa molta rabbia vedere la gente che si accanisce contro di loro, soprattutto perchè nel non troppo lontano dopoguerra eravamo noi gli immigrati, noi che emigravamo negli states, e venivamo discriminati da loro. ci si lamentava del trattamento a noi riservato. e ora? ora che abbiamo la possibilità di dimostrare cosa di prova ad essere dall altra parte, come ci comportiamo? ovviamente discriminando e rendendo la vita difficile a persone a cui già la vita non sorride di suo.

In più, dai paesi dell africa del nord, è estremamente difficile vivere e andarsene, per motivi di religione e oppressioni varie. a causa delle ideologie che ci sono nel loro paese, di numerose ingiustizie, certe persone sono costrette ad emigrare, e per farlo devono pagare cifre assurde...

Mi dispiace parlare in toni così aspri di quei paesi, da me reputati bellissimi, ma come in tutte le località, ognuna ha i suoi difetti. e questo è uno di quelli, insieme alla condizione difficile della donna. Argomenti spesso collegati tra loro, e a cui si pone sempre troppa poca attenzione. perchè una buona parte dei clandestini, immigra per motivi di persecuzione, e come se non bastasse, viene perseguitata anche qui, dove loro sperano di trovare un paradiso. e invece di mostrarci superiori (visto il trattamento che anni fa era stato riservato a noi), il nostro paese si comporta in modo insensibile...

Con questo non voglio dire che tutti gli extracommunitari sono dei santi, tutt'altro. come in tutti i popoli, come in tutti i paesi, ci sono casi e casi. non sono tutti santi, ma non sono nemmeno tutti dei ladri o le persone cattive che troppo spesso vengono descritte dai mezzi di informazione. alla fine, loro sono come noi, sono delle persone normali che hanno come unica differenza una cultura differente dalla nostra, e per molti aspetti bellissima. e noi, anzichè favorire lo scambio culturale, noi mostriamo un muro, una barriera impenetrabile. e non per qualche motivo particolare, ma solo per partito preso, per ideologie sbagliate ed immotivate, che se non tenute sotto controllo rischiano di sfociare in azioni cruente e orribili.

Ora, non tutti gli italiani sono così fortunamente, anzi molti di noi sono comunque aperti e favorevoli alle altre culture.

e come per ogni argomento a me caro, mi sono dilungato troppo... spero di non avervi annoiato =)
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Offline ciaccarella

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #2 il: 13 Aprile 2011, 20:20:44 pm »
la vergogna europea si mostra nel suo essere...il razzismo è simbolo dell ignoranza dell'essere,rimpatriamo tutti gli italiani che risiedono all' estero e capiremo quanti di noi per sopravvivere hanno dovuto popolare stati stranieri....il discorso è molto lungo e profondo non mi dilago...provo solo tanto schifo per il comportamento di gente detta " civile"
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Offline kant.51

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #3 il: 13 Aprile 2011, 22:21:45 pm »
Già...dice un proverbio siciliano" quann ' i rannl rrivano 'a vigna"...quando la grandine cade sulla propria vigna, solo allora ci si rende conto del danno!
E così noi, da popolo di emigranti, ora siamo popolo che riceve gli emigranti, certo, non abbiamo Ellis Island, ma abbiamo i centri d'accoglienza, che qualche tratto in comune ce l'hanno.
Senza fare buonismo, credo che regole ci vogliano: una immigrazione controllata e mirata è meglio di un afflusso pieno e disordinato in cui approfittano anche coloro che non sono povera gente, ma delinquenti e affaristi, solo che nelle emergenze, come attualmente, tutte queste regole vanno a farsi benedire e ci troviamo di fronte a vite umane, persone sofferenti, bambini, anziani, malati.
E grazie al cielo un po' di umanità ce l'abbiamo, speriamo che anche politicamente, e parlo a livello europeo e, perchè no, anche mondiale, si apra una politica di larghe vedute e fattiva.
Mi sento molto generica e inutile a parlare così, qui i problemi sono precisi e hanno connotati pratici urgenti, non li risolvo io singola.
Personalmente ho già notato da anni che viviamo in una società in cui gli Italiani sono affiancati ormai da gente di mezzo mondo e, a me, fa piacere. Mi preoccupa solo che ci siano tante persone sbandate in questi strati sociali, per cui è più facile che siano fautori e prede di delinquenza e attività collaterali, (italiani e stranieri compresi) quindi documenti, inquadramento di lavoro e rimpatrio per i disoccupati e i malavitosi credo siano legittimi...
Non mi dilungo oltre, l'argomento offre molti spunti che spero altri raccoglieranno. Grazie Young! :-)
cKappa ^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*°^*° Sì che ti voglio bene, bene davvero...

Offline shark

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #4 il: 13 Aprile 2011, 23:01:26 pm »
Wow, ecco, kant.51 hai centrato in pieno quello che volevo dire. si, io ho sottolineato troppo la parte povera e bisognosa dell emigrazione, ma come dici tu, ci sono tanti altri aspetti, che io ho tralasciato (anche perchè visto quanto sono prolisso, avrei scritto un libro!) comunque nel nostro piccolo io penso che possiamo fare qualcosa, e almeno io credo di farlo, dando aiuti economici seppur minimi (anche io non sono ricchissimo...)a questa mia amica a cui tengo tantissimo. faccio quello che posso, e quello che il suo orgoglio permette. e non solo, in occasione di compleanni o feste della nostra e della loro etnia, faccio dei piccoli regali ad alcuni bambini bisognosi. niente di che, è solo un pensierino. ma con uqesto spero non solo di dare loro felicità e speranza, ma conto anche che un giorno loro si ricorderanno di come io mi sono comportato, e faranno altrettanto con coloro che hanno più bisogno di aiuto..

e continuo a sottolineare solo la parte bisognosa... ho una bella testa dura! magari la prossima volta...
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Offline Young dreamer

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #5 il: 13 Aprile 2011, 23:22:56 pm »
Caro shark,non ti devi assolutamente preoccupare,sentiti libero di essere prolisso quanto vuoi! ;) E' molto bello quello che scrivi per quanto riguarda la tua amicizia con faith,e avrai capito dal tono del mio primo post che concordo a pieno con te,ora che noi ci ritroviamo nel "benessere" preferiamo chiuderci nel nostro docile mondo ovattato e non essere disturbati dal fetore di miseria e problemi non nostri...ma quando vedo un ragazzo piangere disperato perchè ha paura,perchè è stressato,perchè non vuole tornare in un Paese dove troverà quasi sicuramente la morte,io non ce la faccio,da ingenuotta buonista quale sono non resisto,perchè sento di non poter nemmeno minimamente immaginare l'orrore che può aver patito quella gente,perchè sono infinitamente fortunata per essere nata dove sono nata,e non per qualche merito ma  per puro caso.

Per ciaccarella,condivido la tua amarezza!

Per Kant,hai perfettamente ragione.Lo sai,io mi faccio prendere molto facilmente dai sentimenti :-) ,mi animo subito anche per un nonnulla,ma sono d'accordo sulla questione della regolarizzazione dell'immigrazione,anche perchè se non è gestita bene anche gli immigrati con le migliori intenzioni saranno costretti a fare scelte discutibili per sopravvivere.I nostri "centri d'accoglienza",le nostre tendopoli,non sono purtroppo organizzate in modo tale da consentire una permanenza prolungata,le condizioni igienico-sanitarie sono al limite della decenza,e tenere rinchiuse in pochi metri come in un ghetto tante persone manderebbe fuori dai gangheri chiunque...ecco quindi che sorge il pericolo che la disperazione di queste persone venga sfruttata e manipolata dalla malavita,senza contare naturalmente anche i delinquenti veri e propri che in queste occasioni ci sguazzano.Solo che...non so,ho comunque l'impressione che i politici stiano risolvendo tutto molto approssimativamente e frettolosamente,senza un'approfondita considerazione e riflessione sul problema e sui singoli casi,un tentativo di riassorbire l'emergenza il prima possibile,non importa come...
« Ultima modifica: 13 Aprile 2011, 23:50:11 pm da Young dreamer »
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Offline shark

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #6 il: 13 Aprile 2011, 23:32:43 pm »
Siete tutte persone molto dolci... davvero tenerissime =)

i politici troppo spesso cercano di risolvere la situazione "tamponando" e non risolvendo il problema alla radice. con questo non voglio dire che sarei migliore di loro, al loro posto. dico solo che mi piacerebbe che i problemi si risolvessero in modo pulito,giusto. uno spostare da una parte all altra, un rimandare semplicemente a casa delle persone, non è risolvere un problema, ma è solo un modo per fare bella figura agli occhi di chi osserva la parte superficiale. e inoltre, in questo caso particolare, fa contenta anche la parte di paese contro l' immigrazione... e credo che questo sia molto triste...
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Offline Alamuna

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #7 il: 14 Aprile 2011, 14:53:33 pm »
A quale casa dovrebbero tornarsene questi poveretti? Se ce l'hanno, è una casa di guerra.
Come ha già detto qualcuno, per fortuna esistono le persone che concedono il proprio aiuto, che si mettono nei panni degli immingrati e decidono che se fossero al posto loro farebbero esattamente la stessa cosa, scapperebbero, cederebbero alla paura, cercherebbero un posto migliore dove vivere la propria vita. Purtroppo queste persone "di buon senso" non sono al potere.
I politici pensano solo ad assicurarsi che i loro stipendi rimangano stabili. Mai che ci sia la scomparsa di neanche uno ZERO nella somma dei loro stipendi. E intanto che loro si preoccupano di questo, la gente scappa, soffre e muore.
Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further. (T. Carlyle)

Offline shark

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #8 il: 14 Aprile 2011, 17:05:23 pm »
Dici il vero, Alamuna.

D'altra parte, chi rinuncerebbe a parte del proprio stipendio per darlo a qualcuno che non conosce? non so quante persone lo farebbero... io nella vita (anche se sono ancora molto giovane) mi sono dovuto sudare tutto, ogni centesimo e ogni bene che ho, io difficilmente rinuncio a qualcosa di mio. Certo ci sono volte che lo faccio, ma farlo per bambini o per persone a cui voglio bene credo sia un pò diverso. se io avessi un minimo di disponibilità economica in più, forse darei qualcosa a poveri, imparando così a conoscerli. d'altra parte non riesco a concepire nemmeno l' idea di fare benficienza indiretta (del tipo donando soldi ad enti che si dedicano a questo): io associo la beneficienza al contatto umano, in quanto credo che queste persone non abbiano bisogno di molti soldi. piuttosto credo che aiuterebbe di più un supporto psicologico che dia loro la forza di iniziare una vita. perchè l' esperienza che sto provando sulla mia pelle mi porta a dire che non è facile iniziare una vita da zero. ma non è tanto difficile per i soldi, quanto per degli ostacoli psicologici. e credo che il modo migliore di aiutarli sia trovare qualcuno che li supporti...
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Offline Juliet

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #9 il: 14 Aprile 2011, 19:19:14 pm »
avete detto tutti cose giuste. Purtroppo il razzismo, o la discriminazione, che dir si voglia, si vede sempre, ogni giorno, anche nelle minime cose: ad esempio nei telegiornali, quando si parla di un immigrato in stato di fermo o arrestato per l'uccisione di un italiano se ne parla per giorni, a volte con frasi anche molto pesanti. quando si tratta di uno straniero che uccide un suo compaesano o di un italiano che fa del male un extracomunitario è già tanto se danno la notizia e ne ho avuto una dimostrazione negli ultimi giorni. Senza contare le frasi di persone che secondo me si credono intelligenti ma potrebbero vantarsi invece della loro enorme ignoranza; persone che dicono cose tipo: "appena si avvista un barcone bisognerebbe sparare a tutti con un bel mitra, poi vediamo se vengono ancora in italia." Ma vi pare? Io non riesco a capire come la gente possa arrivare a pensare cose di questo tipo. Ok, da un lato l'immigrazione può essere un problema, perchè in effetti la gente da accogliere è tanta, ma questo non significa che siamo autorizzati a voltare loro le spalle, a dir loro: "arrangiatevi!". Quello che a me da ancora più fastidio è che venga fatta di tutta l'erba un fascio: tra coloro che arrivano qui ci saranno sicuramente dei delinquenti, ma non dimentichiamo che i delinquenti ci sono anche tra gli italiani: ascoltiamo seriamente  e senza pregiudizi per una volta un telegiornale serio, quindi non Studio Aperto, e facciamo il conto di quanti italiani vengono indagati ogni giorno per ogni genere di crimine. E' inutile fingere di non vedere o non sentire, non serve a nulla avere le fette di salame sugli occhi. Quello che ancora mi innervosisce è la gente che se ne esce con frasi tipo: "Vengono qui e vogliono dettare legge. Prova ad andare tu da loro e vedrai se puoi fare quello che vuoi." Su questo argomento ce ne sarebbero di cose da dire: per prima cosa teniamo presente che se fanno quello che vogliono, non è colpa loro, ma colpa del nostro governo che lo permette, e non solo a loro; secondo consideriamo anche che noi siamo in un paese libero e democratico, in cui ognuno è libero di pensiero e religione. Quindi se loro vogliono la moschea, non vedo perchè non dovrebbero costruirla. E fare il ragionamento secondo qui noi nel loro paese non potremmo costruire i nostri luoghi di culto è un ragionamento infondato per il semplice fatto che il loro non è un paese libero e democratico come il nostro. Punto, fine del ragionamento. Allora, invece di odiarli per i loro difetti, perchè non cerchiamo di vedere i loro pregi? Perchè non cerchiamo di vederli come persone uguali a noi in tutto e per tutto? E' vero che non tutti mostrano gratitudine, ma non dimentichiamo che quello che sentiamo alla televisione non sempre corrisponde alla verità. E' vero che tra le persone che arrivano, molti saranno delinquenti, forse anche la maggioranza di loro, non lo sappiamo, ma se anche 9 su 10 fossero delinquenti, c'è sempre quell'uno che è onesto e non merita di essere trattato male come gli altri. Pensiamo a come vivremmo noi una situazione del genere. Rendiamoci conto che se gli italiani che vivono all'estero, o i discendenti degli italiani emigrati, rientrassero nel loro paese, dovremmo creare una seconda Italia. Perchè gli italiani non hanno mai smesso di andare via dal loro paese. Mettiamoci nei panni di quella povera gente, guardiamo i loro occhi e chiediamoci cosa vorremmo noi se dovessimo trovarci in una situazione simile alla loro. E agiamo di conseguenza. Ci vuole così poco per fare del bene: a volte basta un sorriso o una parola gentile. Questa non è utopia, è realtà. E quello che ci vorrebbe è anche che certa gente che ha potere politico e religioso dia l'esempio in questo, ma purtroppo non è così, non per tutti almeno.
Quindi, è vero, bisogna imporre delle regole, mettere dei paletti da non oltrepassare, ma questo non significa assolutamente rimpatriare quelle persone. Anche perchè chi è stato delinquente là dove per vivere forse doveva necessariamente rubare o altro, potrebbe essere onesto qui, se si da una possibilità. La gente può cambiare. ovviamente sempre ponendo regole e norme.
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline shark

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #10 il: 14 Aprile 2011, 20:35:26 pm »
Io stesso un tempo ero una di quelle persone ignoranti che davano addosso agli immigrati in quanto immigrati. e ricordo che lo facevo per odio, perchè le consideravo persone chiuse, persone che seguivano una religione senza senso (io ero ateo all epoca). persone sporche, dei mostri. in realtà avevo solo paura di loro, paura di trovarmi solo immerso in persone che non conoscevo, e che odiavo per il semplice fatto che mi si era stato insegnato che andavano odiati.
Si perchè nella mia regione (non per molto, finalmente mi trasferirò altrove molto presto), la valle d'aosta, la popolazione odia tutti coloro che non appartengano al loro culto dei monti. odiano i "terroni" perchè non sanno apprezzare il loro stile di vita calmo e rilassato (che io apprezzo molto, perchè credo aiuti a vivere meglio la vita). odiano gli immigrati, perchè sono immigrati. e odiano le persone che non seguono le tradizioni.

la gente che odia un intero gruppo di persone, credo lo faccia per paura. il popolo della mia regione odia per paura di perdere il proprio stile di vita, le proprie tradizioni. e odia persone come me perchè sono controcorrente, sono una minaccia a loro e al loro modo di vedere il mondo. hanno paura di essere conquistati.e questo credo accada anche in tutte le altre regioni.

ma l' odio genera altro odio, e per questo, mio malgrado, io odio la mia regione. lo so che alla fine dimostro di essere come loro, dimostro di essere anche io chiuso di mente. e per questo tengo il mio odio per me, lo tengo dentro e cerco di non farlo trapelare. e come me, gli extracomunitari imparano ad odiarci, così come i neri odiano i bianchi per il razzismo. è un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Il luogo comune che tutti gli extracomunitari sono delinquenti nasce proprio dai mezzi di informazione. fa più notizia un rumeno che stupra un italiana o un italiano che stupra una rumena? la risposta è scontata. alla fine quello che conta per i mezzi di informazione è che la notizia deve fare audience. perchè alla fine è così che funziona la società moderna. e trovo che ciò sia molto triste.

inoltre, in molti insultano i marocchini e, più in generale, tutti i popoli mussulmani. e lo fanno per semplice persecuzione. ricordo che qualche anno fa, il parroco della chiesa di un paese vicino ad aosta, aveva criticato fortemente questa religione, in quanto contava un numero più elevato di fedeli in assoluto, avendo quindi superato i cristiani. e questo aveva fatto molto rumore tra miei amici e conoscenti, in quanto erano tutti d'accordo che questo era un male. infatti in molti associano l' islam alla religione dei terroristi, e quindi qualcosa di fortemente negativo.
l' islam è una religione ideologicamente bellissima, che predica l' amore e il bene. il mussulmano è quindi una persona buona e molto legata ad Allah, molto più di quanto i cristiani lo siano con gesù. con questo non voglio dire che l' islam sia meglio del cristianesimo. dico solo che la maggior parte dei mussulmani vive la religione, e parla spesso con Dio. il cristiano invece è troppo spesso una persona disinteressata dalla fede. o almeno così è nella mia realtà.

Inoltre spesso si identificano i terroristi islamici come il male. e questa è un idea sbagliata, in quanto le persone che si fanno esplodere nei luoghi pubblici non sono il male. loro sono persone molto fedeli e dedite alla fede. in genere queste persone hanno avuto lutti in famiglia o tra amici a causa della guerra. altre persone, i veri "cattivi", se vogliamo definirli tali, fanno pressioni psicologiche su questi uomini distrutti dal dolore che si rifugiano nella fede, per indurli a credere che sia il volere di Allah quello di punire i colpevoli del loro lutto.

in altri casi, invece, si offrono dei soldi in cambio di atti terroristici: se una persona si fa esplodere, la famiglia riceve una buona somma di denaro. è quindi sbagliato incolpare l' islam per il terrorismo.
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Offline Fabykiss

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #11 il: 14 Aprile 2011, 22:10:55 pm »
...è un argomento davvero delicatissimo questo Young..concordo con quanto detto dai miei predecessori..Vorrei sottolinere lo schifo  e la vergogna che ho provato ,essendo italiana,quando il "caro" Bossi ha pronunciato la frase"Immigrati?che andassero via dalle balle" ...Si fa fatica ad accogliere l'altro se è diverso da noi,e non parlo del colore della pelle,mi riferisco a anche semplicemente alle diversità inerenti all'abbigliamento al modo di portare i capelli...questo perchè si vive in una società dove tutti sembrano uguali agli altri....e se c'è qualcuno un tantino più particolare non si cerca di avvicinarlo....Il razzismo è anche questo....Dunque il motivo per cui chi è ai vertici se ne infischia delle lacrime,del danaro speso da queste povere anime ,è palese...Per fortuna ci sono degli angeli,le persone che dedicano tempo e danno amore a questa popolazione tanto martoriata..
Forse sono fuori topic,vogliate perdonarmi :-*
Il dolore è una terraferma.La gioia è errabonda.
A.Merini

Offline Young dreamer

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #12 il: 15 Aprile 2011, 00:51:30 am »


Inoltre spesso si identificano i terroristi islamici come il male. e questa è un idea sbagliata, in quanto le persone che si fanno esplodere nei luoghi pubblici non sono il male. loro sono persone molto fedeli e dedite alla fede. in genere queste persone hanno avuto lutti in famiglia o tra amici a causa della guerra. altre persone, i veri "cattivi", se vogliamo definirli tali, fanno pressioni psicologiche su questi uomini distrutti dal dolore che si rifugiano nella fede, per indurli a credere che sia il volere di Allah quello di punire i colpevoli del loro lutto.


No,mi dispiace shark ma in questo non sono d'accordo con te,per me i terroristi non sono affatto giustificabili,è per colpa loro se c'è una tale discriminazione delle persone musulmane.
L'Islam è una religione bellissima,in alcuni punti straordinariamente in comune con la nostra,e i musulmani sono persone rispettabilissime con un proprio credo degno di tolleranza e di rispetto...i terroristi,i kamikaze,non sono "persone molto fedeli",perchè qualunque musulmano può dirti che Allah non approva l'uccisione dei propri fratelli,la persecuzione...i terroristi,quando non sono come hai detto tu dei mercenari,hanno una visione estremista e profondamente distorta della religione,non sono veri musulmani soltanto perchè conoscono il Corano e compioni i riti religiosi quotidiani.Così come per me non erano veri cristiani quelli che hanno effettuato massacri durante le crociate.Tralasciando il discorso del "lavaggio del cervello",perchè effettivamente è un discorso complesso in cui i "bambini kamikaze" o quelli che vengono educati fin da piccoli in questo modo non hanno colpa,non essendo molto padroni di sè stessi,il terrorismo(in questo caso dei fondamentalisti islamici,in generale di qualunque stampo religioso) getta solo ombre e infanga il vero Islam,non è espressione di una profonda fede...almeno secondo me.
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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #13 il: 15 Aprile 2011, 09:26:54 am »
purtroppo il problema del terrorismo è ben più ampio, e non mi sento di dare torto nè a Shark nè a Young; Shark ha ragione perchè fondamentalmente è vero: i terroristi sono indottrinati. Uno studio approfondito dell'argomento porta a sapere che il Corano può essere letto e recitato solo in arabo. Per i popoli arabi non è quindi, in parte (perchè anche gran parte di queste popolazioni sono analfabete), un problema, ma per quelli che non lo sono, come i pakistani e gli afghani, il problema invece è molto grosso; è un po' come quando i nostri nonni o bisnonni andavano in chiesa, erano semianalfabeti e sentivano la messa in latino: non capivano un accidente e se chiedevano spiegazioni il prete poteva dir loro quello che ne aveva voglia e loro ci credevano, perchè l'aveva detto il prete. Quindi non dobbiamo dimenticare che molti di questi terroristi sono estremisti perchè gli viene insegnato che è così, perchè sono poveri contadini o allevatori, che probabilmente è già tanto se sanno leggere un brano nella loro lingua o dialetto, figuriamoci in una lingua diversa. Quindi ovviamente se qualcuno dice loro che il Corano dice di ammazzare gli infedeli, loro ci credono. Non hanno la possibilità di constatare che non è così! Perchè il Corano al contrario predica l'amore. Infatti se riflettiamo bene, i musulmani riconoscono Gesù come un grande profeta. D'altra parte ha ragione anche Young nel dire che molte di queste persone sono estremiste punto e basta, travisano quello che il Corano dice, non sono indottrinate da altre persone avide di potere. Purtroppo anche qui, su questo argomento, è impossibile fare di tutta l'erba un fascio. E' impossibile giudicare una persona che si fa saltare in aria uccidendo i cosiddetti infedeli. Anche se io penso che i fondamentalisti siano per lo più i "capi" delle organizzazioni estremiste, che quindi, ovviamente non suicidano per la fede, ma fanno ammazzare gli altri, ma anche questo sarebbe da verificare.
Certo è che chi promuove questi atti di terrorismo assolutamente non giustificati dal Corano, non fa altro che inimicarsi ancora di più gli altri popoli e far vedere sotto una cattiva luce la religione islamica. Dovremmo semplicemente guardare prima il nostro paese, noi stessi e il nostro credo e poi giudicare gli altri. Tra noi non ci saranno terroristi, ma di stragi ne abbiamo fatte e ne stiamo facendo tante anche noi italiani, immischiandoci in affari che non ci riguardano, facendo le cosiddette guerre per portare la pace. Ma la pace non può esserci finchè sussiste l'odio e l'odio nasce dall'ignoranza. A volte non conosciamo nemmeno i nostri vicini di casa e pretendiamo di giudicare chi arriva dall'altra parte del mondo. E poi, forse sarò ripetitiva ma...fare di tutta l'erba un fascio è sempre la cosa più sbagliata. E' questo che contribuisce a generare odio e razzismo. E' questo che ci fa sentire superiori, che non ci permette di togliere le fette di salame dagli occhi, forse perchè abbiamo paura di perdere le nostre tradizioni, forse perchè siamo orgogliosi e non vogliamo riconoscere che anche tra noi ci sono i delinquenti e i disonesti. Ma dobbiamo ricordare che se crediamo a fondo nelle nostre tradizioni, nessuno può portarcele via. Una persona può portarmi via la casa, la famiglia, l'automobile e anche la vita, ma non ciò in cui credo. E ne abbiamo avuto la prova nel corso della storia. E' inutile avere paura di un qualcosa che non c'è nella realtà, perchè l'uomo nero esiste solo nella fantasia. L'argomento è troppo vasto e profondo per essere discusso in così poco tempo. Ci sarebbero troppe cose da dire...
« Ultima modifica: 16 Aprile 2011, 08:59:52 am da Juliet »
"L'effetto trigger" esiste,ma nessuno può dimostrarlo.Perchè nessuno è immune da esso.Tutti abbiamo rimosso dalla nostra mente una brutta esperienza.E allora come sappiamo che esiste davvero?Provate a chiedere alla vittima di una guerra,di un abuso,di una violenza e scoprirete che non sto mentendo.Perchè un viaggio nella mente umana è come un viaggio all'inferno,nel più profondo degli incubi..Anzi, peggio!

Offline Alamuna

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Re: Tornatevene a casa vostra.
« Risposta #14 il: 15 Aprile 2011, 11:50:15 am »
Io credo che ci sia da fare una distinzione tra Islam e fondamentalismo. C’è una netta differenza tra i due, poiché il fondamentalismo utilizza valori e simboli religiosi per perseguire fini ed interessi esclusivamente politici. Da quello che ci mostrano i telegiornali (poiché, come ben sappiamo, fa più rumore il male che il bene) siamo portati a pensare al popolo arabo come a un popolo fondamentalista (quindi terrorista e malefico), ma la verità è che ci sono molte correnti diverse e non sappiamo più da che parte guardare se non da quella che ci impone la televisione (la violenza). Ma quando vediamo un arabo, in generale, un uomo col turbante, con la barba lunga, che ci incute terrore, non dobbiamo credere che sia un terrorista. La loro apertura mentale dipende anche da noi! Se ci dimostriamo diffidenti nei confronti di un conoscente, credete che lui si aprirà mai con noi, diventerà mai pienamente nostro amico? Questo succede nella vita di tutti i giorni, nelle nostre case, nei nostri paesi, ma non credo sia molto diverso da quello che succede tra i popoli.
Il Corano (cosa arcinota) non parla assolutamente di terrorismo, non spinge nel modo più assoluto al SUICIDIO (i kamikaze), anche perché sarebbe contro l’idea di Allah stesso (se uno si suicida, rinuncia alla vita per mano SUA e non per mano di DIO, che è invece colui che dovrebbe decidere in merito alla nostra morte). Le persone di cui aver paura sono quelle al potere (i poveri kamikaze altro non sono che persone “ignoranti” comandate dai potenti – credo che di importanza vitale sia la questione suggerita da Juliet riguardo l’ignoranza linguistica di molto popolo arabo – l’arabo è una lingua che non tutti conoscono, si può dire che sia conosciuta solo dai dotti, dai sapienti del popolo, e si sa, il popolo arabo non ha un grande livello di alfabetizzazione, in troppi ancora parlano il dialetto, moooolto lontano dalla lingua araba standard). Infondo, com'è noto, se uno non legge, non si informa, rimane chiuso entro i limiti della sua ignoranza, della sua non-conoscenza.
Per ricollegarmi all’argomento del topic, aggiungo che si parla tanto di “mentalità chiusa” e “arretratezza” di quei popoli, che già di per sé si aprono difficilmente nei nostri confronti, ma ci siamo chiesti cosa ricevono in cambio quando fanno un passo verso di noi? L’accoglienza c’è, siamo democraticamente aperti all’immigrazione, ma come stiamo vedendo in questi giorni nei casi di emergenza assoluta li vogliamo rivedere andarsene nelle loro case, e in più il razzismo ancora radicato nella nostra terra non influisce positivamente sulla loro “apertura mentale”: con il razzismo chiudiamo tutte le porte al prossimo. Il razzismo non si combatte mostrando in televisione solo le cose negative di un popolo, ma lo si può combattere mostrando anche le cose positive (non credo che una religione abbia solo del negativo – l’islam non è fondamentalismo). Io dico sempre che nella stragrande maggioranza dei casi, non guardiamo le cose con i nostri occhi, ma le guardiamo con gli occhi di chi ci vuol fare vedere solo “certe cose” (in televisione). Un ragazzo, che ancora deve formare la sua personalità, è logico che si faccia una certa idea guardando i telegiornali. Il futuro sta nei giovani, ma i giovani sono ammaestrati da una società che non sa ammaestrare.
« Ultima modifica: 15 Aprile 2011, 11:52:37 am da Alamuna »
Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further. (T. Carlyle)