È ovvio come ci differenziano diverse opinioni, ed è normale che sia così. Era questo che io volevo, in fondo: conoscere le vostre opinioni e non influervi con le mie.
Soltanto che, forse, ci siamo inoltrati troppo a fondo sul significato e abbiamo dimenticato di sognare. Era un rischio che ero pronto ad affrontare...
Ma se un uomo, che non ha difetti, ma comette errori (perchè, Pierluigi, errori e dietti sono 2 cose molto diverse), può esistere, allora questo è un modello da seguire, come diceva Night.
Se la questione degli errori vi spaventa, o sminuisce la "perfezione" dell'individuo, dovete pensare all'errore come una piccola distrazione che non porta gravi conseguenze, ma piccoli ostacoli facilmente superabili. Gli altri individui che gli sono attorno, essendo anche loro perfetti, sanno distinguere un errore da un difetto, e perdonano.
Perchè, e questo vorrei che lo capissero tutti, un difetto, se ci pensate bene, è un errore che noi continuamo a fare, sempre lo stesso (nel caso dell'ira, ci innervosiamo spesso senza riuscire a controllarci); mentre l'errore è un incidente casuale che non si ripete se lo riconsciamo.
Come vedete, secondo la mia opinione, per diventare perfetti basta solo eliminare "l'errore ripetitivo", il difetto, e dopo, riconoscendo le nostre "distrazioni momentanee", gli errori, non potremmo commeterle più e saremmo "perfetti", nel senso proprio del volcabolario.
Ma vogliamo imparare a diventare "perfetti", secondo un termine più vago, per migliorare solo un pochino questo mondo?
Se il mondo va male, è colpa dell'uomo... Se noi ci impegniamo a cambiare quest'ultimo, avremmo un mondo "perfetto" creato da noi stessi, essere imperfetti!!!