...mmm... credo di essere ripetitiva se dicessi "distinguiamo la religione intesa come spiritualità dalla religione intesa come chiesa-istituzione", però..alla fine è così.
Originariamente la parola "religio" aveva il significato di credenza, qlcs tipo superstizione...se vogliamo, credere in qlcs di cui non possiamo accertarne la reale esistenza. Bè...alla fine, qst è tutt'ora la religione. Dio, allah, buddha ecc...sono delle divinità...niente di diverso da zeus, nettuno,marte,eros, la madre-terra ecc...poi ogni religione si gestisce a modo proprio. Tipo che so, nel cristianesimo c'è la figura di gesù, qlcs che avvicini la divinità all'umo.
Cmq, a parte ttt qst, che la religione sia "credenza", è chiaro. Ma...che male c'è?
Intendo dire: nn pretendo di moltiplicare i pani e i pesci o di trasformare acqua in vino o di far resuscitare i morti, di ridare vista a un cieco ecc. Però, la carità verso altri, la mia vita a servizio dei piccoli, il mio impegno x essere una buona persona, i miei sacrifici pur di rendere felici i miei amici...io ritengo qst cose parte della mia "religiosità". Che poi a qst si aggiunge la messa domenicale, i sacramenti, l'eucarestia...va bè, ho deciso di essere cristiana e seguo qst regole.
Ma mi sembra ttt normale...bo, sicuramente nn sarò riuscita a spiegarmi.
Quello che voglio dire è qst: se mi chiedessero un esempio di persona profondamnete religiosa...bè, direi prima madre teresa, ghandi, don pino puglisi,tutti i missionari in africa, i dottori-clown, i miei genitori...e poi magari aggiungerei ratzinger ruini ecc