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Autore Topic: Creiamo un racconto ...  (Letto 11030 volte)

Offline Sir Jo

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Creiamo un racconto ...
« il: 8 Gennaio 2008, 23:08:22 pm »
Potremmo creare un racconto scrivendo un pezzettino per uno ...

Io comincio con:

Una notte caliginosa, una stazione fredda, l'attesa del treno che l'avrebbe portato lontano. Era quasi una fuga quella che Gianluca stava per cominciare. Lui era fermo sotto un orologio che appeso su un palo, illuminato da un lampeggiante neon ... meccanico, ogni minuto batteva il suo TOC.

I binari correvano umidi in fondo all'orizzonte, alla fine del marciapiede, riflettevano il rosso del semaforo. Gianluca prese ad andare avanti ed indietro sul marciapiede trascinando la valigia ...

Saluti SJB
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« Ultima modifica: 15 Gennaio 2008, 17:33:05 pm da Sir Jo »
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Offline kant.51

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #1 il: 9 Gennaio 2008, 00:03:48 am »
...Era abbastanza pesante, in fretta aveva raccolto le cose che gli sembravano più importanti...non voleva portare tutto il suo passato, ma alcuni ricordi erano davvero parte della sua vita.
Da poco aveva smesso di fumare e in questa serata umida e buia sentiva tornare il vecchio, prepotente desiderio di accendere una sigaretta, quasi a tenergli compagnia...
Il fischio del treno lo scosse: arrivava, lungo, bonario drago nero, tagliando la luce della luna, tremolante per la nebbia, riflessa sui binari...
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Offline Sir Jo

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #2 il: 9 Gennaio 2008, 01:13:32 am »
Mentre il treno strideva di freni scivolando sulle due lingue metalliche, Gianluca si avvicinava al treno. Un secco sbuffo e qualche scatto e la porta del treno era aperta davanti a lui. Non c'era nessuno nella stazione, nessuno che prendesse quel treno e tantomeno nessuno che scendesse. Quella situazione, quell'immagine lo fece un attimo rabbrividire. Poi alzò la pesante valigia e pensò che forse qualcosa sarebbe stato meglio lasciarla a casa; magari sarebbe tornato a prenderla più in là nel tempo...:-"Chissà quando!" pensò.

Salì e scelse il suo posto in uno scompartimento quasi al centro del vagone. Sul sedile diagonale rispetto al suo c'era una donna vestita completamente di nero con una cintura borchiata e qualche catenina argentata. Lei aveva una felpa con un capuccio sollevato sul capo che le faceva ombra sul viso, si vedevano solo le labbra coperte da un rossetto quasi nero. Dormiva ...

Il treno partì. Gianluca guardava dal finestrino i riferimenti della sua vita sparire dietro il treno. Immaginava che quella nebbia che alla stazione gli era entrata fin dentro le ossa ora si chiudesse dietro il treno come un cancello che stava separando un tempo che finiva e un nuovo tempo che cominciava ...
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Offline kant.51

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #3 il: 9 Gennaio 2008, 12:17:16 pm »
Si assopì, per qualche minuto la stanchezza ebbe il sopravvento, ma si svegliò di scatto a una frenata, guardandosi attorno un po' smarrito.
La donna con la felpa era sveglia anche lei e lo guardava.
Nonostante il trucco marcato, gli orecchini in sovrannumero e i capelli ispidi per il gel, gli occhi della ragazza erano dolci, con folte ciglia scure, e lo guardavano apertamente...
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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #4 il: 10 Gennaio 2008, 16:44:25 pm »
Gianluca guardò ancora la ragazza e poi ancora. La donna ora guardava dal finestrino. Fuori era ancora buio e Gianluca osservava il viso di lei riflesso sul vetro. Aveva uno sguardo dolce, ma non smarrito. Lei si girò un attimo come se si sentisse osservata e incrocio lo sguardo di Gianluca; poi si voltò di nuovo di scatto verso il finestrino.

Gianluca pensò che lei si fosse accorta del suo sguardo e magari ne fosse stata infastidita. Per evitare di continuare a guardarla decise di prendere un libro aveva riposto dentro la valigia prima di partire. Cominciò a leggerlo dal centro senza che avesse mai letto le pagine prima, o magari le aveva già lette. L'importante era non incrociare più lo sguardo di lei.

Così tra una pagina e l'altra ognittanto alzava lo sguardo per guardare la donna. La trovava sempre ferma con le gambe incrociate ed il busto girato a guardare la nebbia nel mondo fuori dal treno.

Alla stazione successiva il treno sostò qualche minuto e salì un venditore di panini e bibite ...
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Offline kant.51

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #5 il: 10 Gennaio 2008, 19:11:40 pm »
Il venditore era un ragazzino, lo sguardo furbo e un po' annebbiato...Nel piccolo termo-bar portatile decantò di avere quasi tutto il possibile...
-Un caffè... quanto?- chiese Gianluca.
La ragazza aveva in mano un biglietto da venti euro:
 - Anche a me, grazie!-  la voce era piacevolmente roca, senza inflessioni particolari.
- Non ho resto, signorì...- scuotendo la testa il ragazzino alzò le spalle in un gesto sfiduciato
- Beh...-intervenne Gianluca- mi permetta...è solo un caffè..va bene, va bene, vuol dire che se riesce a cambiare dopo mi restituisce i soldi!...
Le aveva strappato un sorriso e gli piaceva: intanto compariva una fossetta niente male sulla guancia destra e poi le si illuminavano gli occhi, quegli occhi dolci e fermi.
Il ragazzo andò via e bevvero il caffè, acquoso, ma caldo, in silenzio.
"Le parlo? O magari pensa che ritengo un caffè sufficiente per abbordarla...sapesse che cosa mi porto dentro..." rifletteva Gianluca.
Invece parlò lei:
- Certo che ci vuole coraggio a partire in questo periodo, vero?- formulò la domanda con voce neutra.
E invece in quelle parole era racchiuso il nocciolo della vita di Gianluca al momento...
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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #6 il: 11 Gennaio 2008, 02:08:33 am »
Gianluca non rispose subito. Quelle parole lo colpivano interiormente. Lui, forse, stava scappando. Ricordava ancora il caligionoso cancello che si era chiuso dietro il treno che partiva.
-"Coraggio? Forse codardia!" - pensò in un lampo Gianluca. Poi rispose di getto presentandosi.
-"Io mi chiamo Gianluca!".
-"Ti chiamerò Sir Luke. Io mi chiamo Giada. Puoi chiamarmi Lady Jade ... Se ti va!" - rispose la donna guardando ancora fuori dal finestrino.
Gianluca osservava ancora il viso di lei riflesso sul vetro che si fondeva con il nascente chiarore dell'aurora. In quei colori vedeva sul viso di Giada un malizioso sorriso. Ma la voce di lei continuava a essere neutra. Sembrava se le interessasse poco di parlare con lui. Gianluca si sentiva un pò a disagio.
- "Bene Lady Jade! Posso chiederti dove stai andando!".
- "Forse dove vai tu Sir Luke, forse da un'altra parte!". Disse lei continuando a guardare l'alba che nasceva.
- "L'alba è l'unica parte del giorno che mi piace. Io adoro la notte, non amo il giorno. Il giorno dà alle cose contorni troppo netti! Non trovi?".
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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #7 il: 11 Gennaio 2008, 02:23:26 am »
disse Giada.

Due domande così diverse tra loro.
- "A quale rispondere prima. Forse la destinazione non la vuole dire o vuole sapere prima la mia!". Pensò Gianluca.
-"Io vado oltre le montagne che vedi laggiù!"- Rispose vago per vedere come avrebbe reagito la donna al gioco. Poi rispose anche alla seconda domanda.
-"Mi piacerebbe capire perchè preferisci la notte al giorno. Qualcuno, molti, normalmente hanno paura della notte. Poi questa notte era veramente da lupi."

Giada continuò a guardare fuori dal finestrino. Poi disse:
-"Sir Luke, anch'io vedo il tuo viso riflesso sul vetro, vedo che guardi me! Ma questo non conta. Ovviamente anch'io vado oltre le montagne." - Poi si fermò un attimo per girarsi e cogliere la figura di Gianl uca. Gli occhi erano sempre dolci, ma avevano lo sguardo profondo di chi indaga tutti i movimenti che l'altro sta per fare. Poi Giada rispose anche al secondo dialogo.
-"Perchè tu preferisci il giorno? Io ho paura del giorno. Di giorno ci sono troppe persone!"

Gianluca era rimasto immobile quando Giada lo aveva sorpreso girandosi e fissandolo intensamente. Era rimasto confuso. Lei continuava ad avere la voce abbastanza neutra. Quasi fredda....
 

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Offline Cleonice Parisi

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #8 il: 11 Gennaio 2008, 14:36:40 pm »
Poi continuò dicendo:

“Sai  il popolo del giorno si traveste, la luce li rende troppo visibili e temono di apparire per quello che sono, mentre il popolo della notte è semplicemente se stesso, con tutte le sue sfumature, con i suoi limiti e con i suoi misteri, perché le tenebre accolgono e nascondono le loro fattezze agli occhi dei più, ma non agli occhi di chi cerca. Ecco io amo vivere il popolo della notte, perché voglio essere pienamente me stessa.
La vita è amore, e l'amore è un albero le cui radici affondano nella comprensione.

Offline kant.51

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #9 il: 11 Gennaio 2008, 16:29:02 pm »
Si girò nuovamente a guardare fuori.
La luce sembrava fluttuare lentamente al di là del finestrino, stendeva le sue dita sottili sul paesaggio, sembrava accarezzarlo e lambirlo, con piccoli banchi di nebbia che si levavano dal suolo...
Gianluca era rimasto in silenzio.
Le parole di Giada gli risuonavano nella testa, dunque gli restava poco per vedere Lady Jade nella sua essenza reale: con la luce del giorno quegli occhi si sarebbero velati ai suoi, rischiava di non intenderne più l'anima...
« Ultima modifica: 29 Gennaio 2008, 22:34:06 pm da kant.51 »
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Offline Cleonice Parisi

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #10 il: 11 Gennaio 2008, 17:20:41 pm »
...ma desiderava addentrarsi in lei, più di ogni altra cosa, scoprire gli anfratti intimi del suo sentire, voleva riuscire a cogliere la sua essenza. Non si era mai arreso davanti a nulla nella vita, ed ora questo incontro fortuito aveva acceso in lui una fiamma nuova, un desiderio che non avrebbe fatto fluire lontano dai suoi pensieri. Lei era lì, immersa nei suoi pensieri...voleva carpirne il segreto.
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Offline Sir Jo

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #11 il: 13 Gennaio 2008, 15:51:33 pm »
La luce del sole non era più una mano che lambiva il paesaggio era ormai diffusa ovunque. Era passato tempo e tutti e due erano rimasti a riflettere in silenzio. Mai Giada si era distaccata dall'osservazione paesaggio.  Gianluca dal canto suo stava riflettendo su come riprendere il discorso con quella creatura dai magnifici occhi verdi. Il treno stava rallentando la sua corsa. Giada prese il suo zainetto nero e si alzò. Gianluca ebbe un sussulto, poi, mentre il treno fermava cigolando, disse:
-”Beh, allora il nostro viaggio insieme termina qui?”
-”Non sei un buon ascoltatore, le montagne sono ancora lì infondo ...!” disse Giada. Poi continuò:
-”Il treno ferma qui una decina di minuti. Ed io mi vado a fumare una sigaretta...”. Il treno era fermo e Giada si avviò da sola guardando interrogativamente Gianluca che era rimasto seduto.
Quando Giada scomparve alla sua vista Gianluca pensò che forse poteva scendere a prendere un po' d'aria anche lui. Si alzò e si avvio all'uscita.
Da sopra il predellino notò che il paese in cui era fermo il treno era più in alto della stazione ed era carino osservarne le case tutte con i tetti rossi ed immerse tra gli alberi verdi. La stazione aveva solo due binari e sull'altro era fermo un treno che veniva dalla direzione opposta. Vide Giada appoggiata alla ringhiera della scaletta di un sottopassaggio fumare una sigaretta ascoltando musica dal suo lettore digitale. Le si avvicinò e si appoggio all'altro capo della stessa ringhiera. Giada lo vide e lo guardò. Poi disse, porgendogli le sigarette:
-”Fumi?”.
Gianluca rifletté un attimo, era un po' che aveva smesso di fumare, alla stazione di partenza era stato solo come un cane e non aveva fumato.
-”Bella scoperta ... le sigarette non le ho!” Pensò.
-”E poi una sigaretta la posso pure fumare ... Tanto e solo una!!!”.
“Si certo, ti ringrazio ... Ieri non ho avuto il tempo di comprarle ...” Disse. Non aveva voluto dire di aver smesso di fumare da qualche mese.
Gianluca prese la sigaretta dal pacchetto che lei gli tendeva. Poi cominciò a cercare l'accendino ... ovviamente non lo aveva. Giada si accorse di questo, sorrise e gli porse l'accendino acceso. Gianluca nel riparare la fiamma per accendere la sigaretta tocco la mano di lei. La sentì calda e morbida. Giada lo guardò e poi disse:
-”Nella stazione c'è un tabacchi molto fornito. Se ci vai sicuramente trovi le tue sigarette.”




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Offline kant.51

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #12 il: 13 Gennaio 2008, 16:40:34 pm »
..." Mmmm, sì...credi ci sia il tempo...?" assaporava il fumo avidamente...non si era reso conto che gli mancava tanto...
Il sorriso di Giada si allargò...
" Da quanto avevi smesso? ...
Non fare quella faccia! In due boccate hai dimezzato la sigaretta..."
Gianluca si sentì imbarazzato
" Dai!- rise lei- Non te la prendere...Vedi, al contrario di te io sono una buona osservatrice e una buona ascoltatrice..."
Lui sorrise, non disse nulla, in testa i pensieri turbinavano...era partito con un peso nel cuore e una valigia pesante, senza nessuna prospettiva.
E adesso una ragazza sconosciuta gli aveva rivoluzionato delle decisioni prese faticosamente e gli leggeva dentro...sentì un istinto di ribellione: stava cedendo preziosi centimetri della sua libertà...
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Offline Cleonice Parisi

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #13 il: 14 Gennaio 2008, 07:52:20 am »
Rientrati nel vagone, Giada sembrava cambiata prese una grossa ed ingombrante borsa e si diresse avvolta in un mutismo innaturale vero la toilette, per Gianluca l’attesa sembrò interminabile, o forse lo fu davvero, mille pensieri rivoluzionarono in pochi istanti quel mosaico di emozioni che continuavano a invadere la sua mente.

Improvvisamente la porta della toilette si schiuse e ad uscirne fu una donna diversa, la felpa era stata sostituita da un taglier impeccabile, giacca e gonna sul ginocchio, calze sottili velate, scarpe col tacco alto, capelli morbidamente acconciati lasciati liberi sulle spalle.

Gianluca, superò con lo sguardo l’immagine che lentamente gli si faceva incontro, cercava con un moto disperato Giada, che fine aveva fatto chi era quella donna che ora gli veniva incontro.

Un profumo intenso lo raggiunse riportandolo ora alla donna che gli era vicina, tanto vicina, e fu costretto a guardala.

“Giada?”

Disse profondamente meravigliato.

"Ma cosa è successo? Sei diversa? Persino il colore dei tuoi occhi è diverso?"

Giada sorrise.

“Mi stupisce che tu ancora ti stupisca, non sai che ogni donna ha nel cuore un camaleonte, e che sa essere una e mille donne nello spazio di un attimo?”
« Ultima modifica: 14 Gennaio 2008, 08:00:42 am da Cleonice Parisi »
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Offline Young dreamer

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Re: Creiamo un racconto ...
« Risposta #14 il: 14 Gennaio 2008, 20:28:28 pm »
"Ma...e...Lady Jade?"
Gianluca continuava a fissarla costernato,ricercando in quell'eleganza e compostezza la Giada dalla felpa scura,dai capelli ispidi e dall'apparenza ribelle tradita dagli occhi dolci e penetranti...quegli occhi erano ancora lì,anche se parevano aver mutato colore la loro profondità continuava ad attraversarlo.
Giada fece un debole sorriso-"Sir Luke...siete un pessimo ascoltatore! Lady Jade appartiene al popolo della notte..."-diede un sospiro- " questa è Giada Marchesi,indecifrabile impiegata del popolo del giorno..."-e per un attimo un'ombra sembrò solcare i suoi occhi stupendi.Alzò lo sguardo verso il finestrino:la candida luna stava sparendo del tutto nell'azzurro intenso...
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve […]
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
(Fernando Pessoa)       Blog: http://sogna-ragazzo-sogna.blogspot.com/