Quando torno quì e mi rendo conto di essermi persa un bel pezzo di vita di tutti quanti, quando forse era meglio affacciarsi ogni tanto perchè, alla fine, anche voi siete la mia famiglia. Una famiglia lontana dagli occhi ma non dal cuore.
Quando mi siete veramente mancati tutti, ma la situazione quì a casa mia era proprio nera nerissima: mia sorella è ricoverata in ospedale, ha dovuto subire un'operazione importante e delicata: le è stato asportato il colon e dopo l'operazione c'era il rischio non impossibile di setticemia. Lei in ospedale che rischiava la vita prima e dopo l'operazione, 24 ore scarse di vita le erano rimaste prima dell'asportazione del colon, e intanto c'era una bimba di un mese a casa, l'attività da portare avanti, l'Albania che mi chiamava per il volontariato con i bambini. Da un momento all'altro mi sono ritrovata a fare la mamma, la moglie, la barista, la zia, la cognata, la sorella minore che deve trovare la forza per sostenere la sorellona, sua mamma, sua nonna, la suocera della sorella, il fratellone che diventava un pulcino bagnato. E intanto preparava biberon, cambiava pannolini, cantava canzoncine e raccontava favolette ad Aurora. E come poteva scappava da Giorgio perchè "Zia Mimmi perchè non vieni più a casa mia? Non mi vuoi più bene?" e via, in auto 30 km ad andare e 30 a tornare. Sempre di corsa, sempre con la camicia gelata, sempre in allerta quando squillava il telefono.
E piano piano vedere e sentire Elisa più forte, con la voce che diventava squillante, con la pelle che da bianca diventa sempre più rosea, con le gambe che da 5 passi al giorno riescono a fare 50metri, 100 metri...
Fino a stamattina con una chiamata piena di lacrime "Domani torno a casa".
E domani domani, domani lo so
Lo so che si passa il confine
E di nuovo la vita sembra fatta per te
E comincia domani