Sono di origine toscana ma vivo da tempo immemore a Bologna; capisco discretamente il bolognese ma c'è una frase che proprio non riesco a capire.
In "Il bar sotto il mare" di Stefano Benni (uno scrittore che adoro, e fa delle invenzioni godibilissime, e spesso scrive in bolognese) c'è un racconto, "Achille e Ettore", in cui si racconta la storia della sfida che fanno i due per il possesso di una bici da corsa. Questa sfida si deve disputare a "Insulti, e se è patta a fiatate, e se è ancora patta a vino e salcicce" e non vi racconto altro per lasciarvi il piacere di leggervelo da soli.
Tra gli insulti ce n'è uno in dialetto che capisco quasi tutto, tranne una frase. Mi potete aiutare? (metto in grassetto la parte che mi interessa maggiormente):
- Fazazadecaz / pezedmérdacaragnadunporz / tastarazzaadcazzarazazaztotpinedbogn / catvagnancancher / catvagnaunazidàant / sumarnazdunsumarnazstrazzabalimbalzévaferdalpépvaferdigrognvataturintalculvaferdibuchén
stranzdunsfighédundsgraziéatmuressteetotchicumpagnaté
Se lo volete, vi posso anche dare la versione in italiano del resto, ma mi sembra abbastanza comprensibile, tranne alcune chicche:
-bogn
-imbalzé
-va fer di grogn
Secondo voi, cosa vogliono dire?