Felice ma anche smaniosa. E' così che mi son svegliata stamattina. Felice perchè domani si parte verso Padova e con la smania di fare la valigia, così che il tempo passasse più in fretta. Mancano meno di 24 ore alla partenza ma stò già pensando al ritorno, al fatto che tra 5 giorni sarò di nuovo a casa e allora mancherà solo un giorno al suo, di ritorno. Un giorno insieme e di nuovo separati a causa degli scout e dei mille impegni che comportano. Che poi a questo campetto io non ci volevo già andare quando, a Gennaio, ci hanno praticamente obbligati a dare la presenza. E mi sento in dovere di andarci, si perchè dopo il 31 Luglio gli scout saranno (momentaneamente?) usciti dalla mia vita. Si, ho deciso di mettere un punto (per ora?) alle mille riunioni, alle mille uscite organizzate all'ultimo secondo, alle mille cose che potresti fare o meno di fare ma se le fai è meglio. E' vero, metterò fine anche alle emozioni date dal raggiungere la meta dopo 3, 5, 8, 12 ore di cammino, al sapore del fuoco acceso dopo una giornata faticosa, al meritato riposo finale in un "letto" scomodo, ai sorrisi dei lupetti che ti guardano come se fossi la persona più forte del mondo quando gli fai vedere e cerchi di insegnare loro come si accende un fuoco o come si monta una tenda o cerchi di spiegare loro che anche con uno zaino pesantissimo sulle spalle, riesci a trovare da qualche parte la forza di andare sempre avanti. O quando fai vedere come si costruiscono tavoli, panche e qualsiasi cosa semplicemente con le corde e filagne.
Però quando senti che un ambiente in cui ti sentivi a casa, tra persone di cui sapevi tutto e a cui bastava uno sguardo per capire, si è modificato a tal punto da farti sentire un'estranea, è giunto il momento di prendere il tuo zaino, il tuo sacco e andare via...